Progetto Calalzo - Cortina - Sudtirolo

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Sharklet
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da Sharklet »

Infatti, com'è possibile che ci metta "5 minuti in più della sola valboite e 5 minuti in meno della sola valle d'ansiei" come ha scritto il corriere delle alpi???????
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Stazione per l'Alpago
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da Stazione per l'Alpago »

aln ha scritto:Sorpresa!

http://www.telebelluno.it/wp/53486
Telebelluno ha scritto:Treno delle Dolomiti,
dai sindaci del Cadore una proposta condivisa e “alternativa”

18 agosto 2017
Dall’incontro di giovedì alla Magnifica Comunità è uscita un’idea alternativa a i due progetti sul piatto e che “mette tutti d’accordo”: tracciato in Val d’Ansiei e poi traforo fino a San Vito con arrivo a Cortina da sud. La palla passa ora alla Regione.
I sindaci del Cadore orientati per un tracciato prima in Val d'Ansiei con tunnel fino a San Vito e di qui fino a Cortina (grossomodo l'idea del '950). Preme così tanto ridurre i tempi di percorrenza che han scelto un terzo tracciato, più lungo e che è la somma dei due tratti più lenti dei due precedenti, ma forse non se ne sono accorti.
:?
sarà per quello che sono tutti d'accordo
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
Sharklet
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da Sharklet »

In regione hanno risposto alla proposta dei sindaci? O stanno ancora ridendo?
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aln
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da aln »

Una prima risposta - un po' seccata - era sui quotidiani il giorno dopo la "terza proposta" dei sindaci. Dopo di che nulla, ma manca poco.
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aln
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da aln »

I quotidiani del fine settimana ritornano sulla questione con:
# la "terza proposta" che non piace a Cortina, San Vito e Valle e il "documento unitario" caldeggiato in Magnifica non sarà sottoscritto da queste amministrazioni. Così slitta ancora la consegna del documento alla Regione, inizialmente pensata per inizio agosto.
# la "quarta proposta", un assalto alla diligenza firmato Stefano Dell'Osbel e Eugenio Probati che rivisitano il loro "progetto" più volte presentato negli ultimi tempi della ferrovia per Caprile con diramazione per Valcozzena (un treno merci di occhiali lo voglio proprio vedere), proponendo ora un binario Belluno - Mas - Agordo - Alleghe - tunnel di 14,5 km - San Vito di Cadore - Cortina, di cui si dichiarano virtù straordinarie e: tempi di percorrenza dalla pianura più veloci; costo equivalente alle altre due maggiorato dell'adeguamento della Ponte - Calalzo; un milione di utenti in cinque anni. Cioè 200.000 viaggiatori all'anno, cioè 548 viaggiatori al giorno, mentre le prime due stanno sui 700.000 viaggiatori l'anno.
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e550
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da e550 »

aln ha scritto:(un treno merci di occhiali lo voglio proprio vedere)
I merci di fieno dai Piani di Dubiea sarebbero ben più plausibili, in effetti.
Quanto al resto... mah!
Vacanze in treno? all'estero si può.
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da S14_ZürichHB »

Io non ho parole. Come al solito i sindaci si dimostrano incapaci di scegliere. E con il tira e molla e la proposta C i tempi si allungano, i soldi pubblici vengono buttati (tanto, ce ne sono a bizzeffe) e non si raggiunge nulla.

Ma la vogliono si o no sta ferrovia? Bolzano, come al solito, deciderà a breve, troverà i fondi a breve e (ne sono sicuro) poi inizierà con i lavori dal loro lato. Così i turisti arriveranno a Cortina da Bolzano e non passando per Belluno. Ma tanto... Cosa ce ne frega dei turisti...noi vogliamo i posti di lavoro statali e sotto casa. Il lavoro sicuro. Che gli stranieri e i turisti italiani se ne vadano pure in Sudtirolo, vero?

Mi vergono di essere bellunese. Vivo in Svizzera e qui tutti conoscono il Sudtirolo e le Dolomiti. Ma notate che, parlando di Cortina, pensano che questa sia in Sudtirolo. E io devo sempre spiegare a tutti che la maggior parte delle Dolomiti si trova sul territorio bellunese. E che Cortina stessa è bellunese.

L'indugiare della classe politica locale rovinerà tutto. Parole, parole, parole e niente fatti. E l'occasione di avere un ministro come Delrio non ci sarà di nuovo. La sua cura del ferro è unica.

La ferrovia s'ha da fare. E si deve fare per la Val Boite. I costi e la lunghezza sono i fattori più importanti e devono essere i parametri sui quali si basa la scelta. Poi spetta alla provincia sedere a tavolino con DolomitiBus e Trenitalia e organizzare le corrispondenze. E notate la parola - non devono essere coincidenze, ma corrispondenze. Pieve d.C. e Cortina devono essere i due centri intermodali che collegano bus e treno. Gli autobus da Pieve a Cortina non devono più esistere. E l'orario dev'essere cadenzato...
...in questo e solo in questo modo educheremo le persone a prendere i mezzi pubblici e eviteremo lo spreco di denaro pubblico sovrappondendo corse autobus alle tracce ferroviarie, come peraltro è all'ordine del giorno sulla Belluno-Feltre.... ma tanto... tutti pagano e nessuno s'oppone a questo.
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da Sharklet »

Aggiungo che sul corriere delle Alpi di ieri c'è una breve intervista alla de Berti, nella quale conferma l'allungamento dei tempi dovuti allo studio del nuovo progetto. Alla fine dell'articolo l'assessora afferma anche che è tutto sospeso fino al referendum in quanto se il referendum dovesse avere esito positivo, belluno diventerebbe immediatamente provincia specifica e competenze riguardanti sia il treno delle Dolomiti sia l'elettrificazione passerebbero alla provincia.
Resto basito davanti a un simile ragionamento, anche perché l'assessore non sa o finge di non sapere che il referendum è solo consultivo.

http://m.corrierealpi.gelocal.it/bellun ... 1.15897028
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aln
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da aln »

...è il solito gioco delle parti, purtroppo. E aggiungiamoci pure Sappada e gli altri comuni che vogliono lasciare la Regione del Veneto.
Copio e incollo l'articolo.
Corriere delle Alpi ha scritto:“Terza via”, lo scetticismo di Venezia
L’assessore De Berti attende di vedere il dossier: «Ma il tempo di percorrenza e i cento milioni in più sono un ostacolo»

di Francesco Dal Mas
25 settembre 2017
LONGARONE. Il progetto dei sindaci del Cadore, della Val Boite e della Val d’Ansiei per il Treno delle Dolomiti sarà consegnato in Regione entro la prossima settimana, al più tardi nei primi giorni di ottobre. «Se costa di più, come ho letto sui giornali, e se richiede tempi più lunghi di percorrenza, è un problema», ammette Elisa De Berti, assessore regionale ai trasporti. «È pur vero che la Provincia di Belluno, diventando autonoma, rivendica nuove competenze e tra queste ci sono i trasporti. Quindi dovrà provvedere da se, presumibilmente, sia per il Treno delle Dolomiti che per l’elettrificazione». Chiara, anzi, chiarissima la titolare della mobilità in Veneto.
Quindi par di capire che è più semplice marciare in una Pedonata, come quella che ieri si è sciroppata a Longarone...

«Più facile certamente. Ma l’evento sportivo a cui ho partecipato a titolo personale e non come assessore regionale evocava la memoria del Vajont, con tutta la tragedia che abbiamo in testa. Quindi non è stata assolutamente facile neppure questa partecipazione».
I sindaci dell’alto bellunese le hanno consegnato il dossier sulla loro proposta di variante del Treno delle Dolomiti.
«Non mi hanno consegnato proprio niente. Ho letto anch’io che dovevano farlo. In verità scenderanno a Venezia e mi recapiteranno la documentazione su questa ipotesi progettuale che hanno posto allo studio. Me la leggerò approfonditamente. E così faranno anche i miei tecnici. Ci vorrà un po’ di tempo, prima che possa pronunciarmi».
Un po’ di tempo? Quanto? È da presupporre che questa operazione ritarderà i tempi per la definizione del progetto da rendere esecutivo e, quindi, da sottoporre ad appalto?
«Piano, piano. I tempi saranno necessariamente lunghi. È evidente che la proposta dei sindaci dovrà essere analizzata attentamente, per cui ci saranno dei ritardi. In ogni caso non aspettatevi il Treno delle Dolomiti dopodomani. Una volta fatto il progetto, prima della cantierizzazione, vanno cercate le risorse. E, comunque, aspettiamo anche la parte di Bolzano».
Da quanto ha letto sui giornali, lo studio dei sindaci è praticabile?
«Ribadisco che non ho avuto modo di leggere nessun documento. Mi pare che i tempi si allunghino e che l’investimento aumenti di 100 milioni. Tutto questo potrebbe non essere un problema, sempre che i sindaci mi dimostrino che con il loro tracciato ci saranno specifiche convenienze che noi, come Regione, non abbiamo ancora individuato. La Regione aveva proposto due tracciati, l’A e il B. E io stessa avevo invitato i sindaci a scegliere l’uno o l’altro. Adesso mi presentano un tracciato C. Evidentemente loro lo ritengono migliore. Vedremo i dati».
Quali sono i dati che potranno fare la differenza?
«Un dato potrebbe essere quello del numero di utenze che con il nuovo tracciato è destinato ad aumentare, magari perché il discorso è più turistico. Vedremo. A fare la differenza ci saranno, quindi, le motivazioni. Le considerazioni circa i possibili numeri in aumento».
Sia il presidente Zaia che lei ponevate come condizione la condivisione della proposta da parte di tutti i sindaci.
«Condivisione che c’è, almeno così io stessa ho riscontrato».
E invece no. Nell’ultima riunione i sindaci di Cortina, San Vito di Cadore e Valle di Cadore si sono differenziati dagli altri. Il sindaco di Cortina, ad esempio, ha dichiarato che la proposta studiata dalla Magnifica Comunità di Cadore allunga i tempi di percorrenza, mentre l’esigenza per la capitale delle Dolomiti sarebbe quella di trasportare i turisti da Venezia a Cortina nel minor tempo possibile.
«Certo, ha ragione il sindaco di Cortina. Non sapevo che ci sono state delle differenziazioni. Queste fanno un problema. Ma c’è dell’altro…».
Che cosa?
«Metti caso che il 22 ottobre la Provincia di Belluno diventi autonoma. Certo non subito, ma tra le richieste della Provincia c’è la competenza sui trasporti. Bene, Palazzo Piloni quale mobilità vuole gestire? Anche i treni? Mi pare di sì. Ebbene, se così fosse, la gestione del Treno delle Dolomiti passerebbe evidentemente da Palazzo Balbi a Palazzo Piloni, almeno per tutta una serie di aspetti».
Quindi vuol dire la fine di un sogno?
«No, perché? I soldi dovrebbe metterli il Governo o l’Unione Europea. Quindi Belluno, con l’aiuto di Venezia, dovrebbe andare a cercarli».
E per quanto riguarda l’elettrificazione dell’anello basso tra Conegliano, Vittorio Veneto, Belluno, Feltre, Montebelluna e Castelfranco?
«È lo stesso problema. Le Ferrovie dello Stato stanno procedendo con la progettazione, ma Belluno, diventando autonoma e assumendo la delega ai trasporti, di fatto gestirà anche questo capitolo. E quindi la domanda la dovete fare, almeno dopo il 22 ottobre, a Palazzo Piloni».
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aln
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da aln »

Corriere delle Alpi, venerdì 29 settembre ha scritto:«Proporre questa terza via mi pare un’idea assurda»
Il consiglio di Valle di Cadore approva all’unanimità il no al documento redatto in Magnifica.
Il sindaco Hofer: «Questa storia rischia di farci perdere il treno delle Dolomiti»

VALLE DI CADORE. All’unanimità, il consiglio comunale di Valle ha bocciato la proposta della cosiddetta “terza via” per il tracciato del treno delle Dolomiti lanciata in Magnifica. Il sindaco Marianna Hofer ha messo nelle mani dei consiglieri i progetti realizzati dalla Regione Veneto, che prevedono che il treno da Calalzo raggiunga Cortina o tramite la valle del Boite (per un costo di 710 milioni di euro e 40 minuti di percorrenza), o tramite la val d’Ansiei (per un costo di 745 milioni di euro e 58 minuti). Hofer ha consegnato anche la relazione redatta in Magnifica che propone una terza alternativa: che il treno parta da Calalzo, arrivi ad Auronzo toccando Domegge, Lozzo, Cima Gogna, Val Marzon (3 Cime) e Palus San Marco. Da qui dovrebbe collegarsi poi a San Vito con un tratto in galleria tra Sorapis e Marmarole e da San Vito arriverebbe quindi a Cortina, per un costo di 835 milioni di euro.
«Io sono contraria alla proposta della Magnifica», ha spiegato la Hofer, «principalmente per due motivi. Il costo è troppo elevato e l’opera non si sosterrà in quanto è previsto un tempo di percorrenza di un’ora e 2 minuti. Un treno così non sarebbe utilizzato da residenti, lavoratori e studenti e ho anche seri dubbi che venga usato dai turisti, dato che poi una gran tratta è in galleria. Va anche sottolineato che la Regione ci aveva chiesto di scegliere fra due alternative, tirarne fuori una terza economicamente più costosa, la trova un’idea assurda. Non vorrei che fosse il modo per far sì che non si faccia l’opera. So bene che solo noi e Pieve, peraltro perché commissariato, non abbiamo firmato la proprosta. A Cortina non lo hanno neppure chiesto, ma era contraria. Però io ritengo che un’Amministrazione debba ragionare con la propria testa e non seguire la massa».
Tutti d’accordo i consiglieri di maggioranza e anche quelli della minoranza.
«Abbiamo apprezzato che il sindaco abbia portato l’argomento in consiglio», ha sottolineato Daniel Battistella, «credo fosse doveroso per tutti i Comuni. Sosteniamo la scelta di non appoggiare la linea della Magnifica e invitiamo il sindaco a spiegare le motivazioni in Regione». A Venezia stanno valutando le carte. «Ci viene proposto un terzo tracciato» precisa l’assessore Elisa De Berti, «ed è con i tecnici che ora faremo una comparazione tra tutte le proposte presenti. Poi, torneremo a confrontarci con la Provincia di Belluno, sperando di concordare in tempi brevi sulla scelta definitiva».
Alessandra Segafreddo
Dal Sudtirolo intanto trapela qualche indiscrezione che, se confermata, costituirebbe un ostacolo definitivo all'idea della nuova ferrovia. E nemmeno il livello del dibattito al di quà del confine aiuta.
Pelza, nel [url=http://www.forum.ferrovie.it/viewtopic.php?f=48&t=30763&p=1653541#p1653541]forum di Ferrovie.it[/url] ha scritto:Ormai un anno e mezzo fa (febbraio 2016) a Cortina i presidenti Kompatscher e Zaia firmarono assieme a Delrio un "protocollo d'intesa per lo sviluppo di un progetto condiviso per la realizzazione di un collegamento ferroviario fra il Cadore e la Val Pusteria". Per la tratta bolzanina Cortina - Pusteria la STA era stata incaricata a valutare tre tipi di percorsi: da Cortina a Dobbiaco, Brunico o Lienz. Secondo i vertici STA si è arrivati per tutti e tre i percorsi a pareri negativi in termini di relazione costi - benefici, cosa tra l'altro ribadita anche nelle recenti serate informative sulla mobilità organizzate da provincia e STA. Ufficialmente non è stata presa ancora alcuna decisione, ma con molta probabilità le tre proposte verranno affossate. Se ciò dovesse diventare ufficiale al momento l'unica proposta rimasta sarebbe quella di SAD, una Bolzano - Cortina in parte a cremagliera passando per Alpe di Siusi, val Gardena e val Badia, nonchè superando vari passi dolomitici, un progetto da realizzare con un modello tanto affascinante quanto costoso...
Staremo a vedere, comunque la presa di decisione della provincia di Bolzano sarà cruciale non solo per la tratta da Cortina in su, ma anche per l'intero progetto, visto che per eventuali finanziamenti europei e statali sarà tutt'altro che trascurabile il fatto se la ferrovia si ferma a Cortina o no...
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da e550 »

Quelle cose che non vorresti mai sentire ma che, puntualmente, saltano fuori non appena l'entusiasmo iniziale si è depositato.
La realtà è che in questi mesi si assiste all'assalto alla diligenza, un po' ovunque si fantasticano progetti che abbisognano di montagne di soldi, soldi che non ci sono a sufficienza, nemmeno per far funzionare l'ordinario.
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da starlight »

Insomma, come da copione mi sa che non se ne farà nulla.
A questo punto scommetto sarà in forse anche l'elettrificazione dell'anello basso.
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Sudtirolo

Messaggio da aln »

Ci sono cose irrealizabili o inutili, per esempio la Belluno - Caprile.
Ci sono cose difficilmente realizzabili, per esempio la Calalzo - Cortina - Sudtirolo.
Ci sono cose realizzabili e che si conciliano con gli orientamenti dei vari giocatori in campo (Stato, Regione, Trenitalia, RFI), per esempio l'elettrificazione della Vittorio - Belluno - Montebelluna.
E infine c'è una cosa facilissima: non fare nulla.
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Sudtirolo

Messaggio da aln »

Ho spostato il recente intervento sulla Feltre - Primolano nell'altra discussione dove se n'era già parlato.
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Sudtirolo

Messaggio da Sharklet »

Nell'intervista all'architetto Mainardi sulle varianti dell'Alemagna si parla anche di ferrovia http://m.corrierealpi.gelocal.it/bellun ... hfcabler-3
Questi interventi non fanno già parte di un programma dei trasporti per la provincia di Belluno?

«Non esiste un vero Piano della mobilità provinciale, si naviga a vista ormai da 15-20 anni in quanto manca una politica dei trasporti con visioni strategiche. Si assiste a rimasticazioni dell’esistente, come per l’elettrificazione dei binari e altre stravaganti idee come quella del trenino Calalzo-Cortina-Dobbiaco; mentre un intervento di potenziale sviluppo ferroviario, con intuibili ed interessanti ricadute socio economiche per l’intera regione sarebbe il collegamento con la rete ferroviaria europea da Calalzo a Sillian in Austria, vero e unico sbocco auspicabile e possibile a Nord per il Veneto».
Sillian???? Ma è pensabile? Fattibile? Quali sarebbero queste fantomatiche ricadute positive?
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