Progetto Calalzo - Cortina - Sudtirolo

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Bill
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Progetto Calalzo - Cortina - Sudtirolo

Messaggio da Bill »

Degno di nota il virgolettato (sembrano parole di Zaia) "ci vorrà circa un miliardo di euro per un treno monorotaia ampliabile a due" :shock: :shock: :shock:
Vuoi vedere che faremo concorrenza alle famose linee giapponesi? :D

IL GIORNALE DI VICENZA 14/2/2016
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Bill
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Re: Fantaferrovia: nuova ferrovia/treno/anello delle Dolomiti

Messaggio da Bill »

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aln
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da aln »

Sì, quello della monorotaia è stato forse l'unico scivolone della giornata, ma non mi soffermerei su questa cosa, visto che a differenza di tutti gli altri studi di fattibilità fatti negli ultimi decenni sembra che adesso si stiano facendo le cose sul serio. Ero a Cortina per la firma, segnalo che sui social nonostante un inconveniente informatico dell'ultimo minuto siamo riusciti a fare una specie di cronaca in diretta, su Ferrovie.it c'è un mio articoletto, e in rete si trova anche dell'altro come un servizio curato dalla Provincia Autonoma di Bolzano e la registrazione pressoché completa della conferenza trasmessa in diretta da Radio Cortina.
STEFANO240566
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da STEFANO240566 »

Beh,

speriamo sia l'inizio di una nuova era....
perlomeno per togliere dall'isolamento la provincia che contempla la maggiorparte delle Dolomiti nel proprio territorio e che a livello di servizi al turismo è indietro di almeno 20 anni rispetto ai vicini.....
Ora la classe Politica ha l'occasione storica di riqualificarsi di fronte agli elettori (indipendentemente dal colore o dalle idee), facendo qualcosa di utile per riqualificare la mobilità (non solo per i turisti).
Ovunque si sceglie la rotaia come mezzo di trasporto; da noi ci sono voluti decenni di parole al vento prima di arrivare a concludere (speranza, siamo allo studio di fattibilità che non vuol dire che venga fatto al 100%).
Rimango basito dal costo preventivato...... UN MILIARDO DI EURO.... non sono pochi soldi, specie in questi anni.... al Chilometro quanto costerà? Sarà interessante leggere i documenti ufficiali.
COmunque abbiamo di che gioire, godiamoci questo momento!
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e550
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da e550 »

Siamo sui 15 milioni al km.
Contando che le gallerie saranno lunghe e numerose, la vedo come una cifra plausibile.
Vacanze in treno? all'estero si può.
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da LDA »

A me del progetto preoccupa il fatto "tenere conto delle infrastrutture già esistenti: ciclabili e piste da sci di fondo", speriamo che voglia dire: tracciato della ferrovia non su quello delle ciclabili; oppure progettualmente prima si rifaranno le ciclabili e poi la ferrovia sul suo vecchio sedime ora ciclabile.

Non ho capito le due varianti possibili, val Boite o Ansiei, vorrebbe dire che la seconda non passi per Cortina? oppure arrivati a Cortina sotto il 3croci e poi su a Misurina e giù verso Dobbiaco?

Quello che mi dispiace è che quando queste persone parlano di Dolomiti pensano solo a Cortina; ma allo Zoldano e Agordino no; perché non ripristinare il treno verso Agordo e poi un po più su, e queste a parer mio sono valli più isolate del Cadore.
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aln
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da aln »

I punti fermi dell'idea di ferrovia Calalzo - Cortina - Pusteria dovrebbero essere i seguenti:
# scartamento normale;
# trazione elettrica;
# velocità compresa tra circa 80 e circa 100 km/h, con raggi di curvatura minimi di 300-400 metri e pendenza massima 35 m/km;
# prolungamento della linea Treviso - Calalzo;
# diramazione della linea Fortezza - San Candido - Lienz;
# stazione/fermata a Cortina d'Ampezzo.

Per il tratto Calalzo - Cortina si pensa a due possibili tracciati così sintetizzabili:
1.1) lungo la valle del Boite, dove si ricalcherebbe solo idealmente il tracciato della vecchia ferrovia, quindi Calalzo - Tai - Valle - Venàs - Vodo - Borca - San Vito - Cortina.
1.2) lungo la valle dell'Ansiei: Calalzo - Domegge - Lozzo - Cima Gogna - Auronzo - Case San Marco - Galleria sotto il Sorapiss - Cortina.

Per il tratto Cortina - Pusteria è stata citata sbrigativamente solo la soluzione:
2.1) Cortina - Dobbiaco, simile al vecchio tracciato, lungo l'alto corso del Boite - Felizzon - Passo Cimabanche - Rienza.
Ma nel manifesto che faceva da sfondo alla firma del protocollo si alludeva graficamente ad altre due possibilità:
2.2) Cortina - San Lorenzo di Sebato, quindi da Cortina si proseguirebbe lungo il Boite fino al Col Rosà, poi in galleria verso la Val Badia o la Val di Marebbe per scendere poi in Val Badia a Longega.
2.3) Cortina - Comelico - Lienz, geograficamente un giro dell'oca, non riguarderebbe nemmeno la Provincia Autonoma di Bolzano, ma non è mancato negli ultimi mesi chi spinge per questa soluzione probabilmente per approfittare della vecchia idea del traforo stradale sotto il Monte Cavalllino.

Compito del gruppo di lavoro costituito con la firma di sabato è decidere scientificamente il tracciato, cominciando dalle carte geografiche in grande scala per poi scendere nei dettagli.
Fosse per me, sceglierei la soluzione 1.2 + 2.2. Poter spostarsi in circa venti minuti dal Lago di Santa Caterina di Auronzo a Cortina e in circa altri venti minuti arrivare in Val Badia sarebbe una autentica rivoluzione per la mobilità dolomitica, sia per i residenti sia per i turisti. Tre comprensori turistici con decine di migliaia di presenze collegati in tempi altrimenti impossibili con l'automobile privata. Mi spiace per Zoldano e Agordino, ma se la ferrovia passasse di lì senza arrivare a Cortina (che piaccia o no continua a essere una località di forte richiamo) la riterrei di utilità infinitamente minore, per non dire un'opera inutile. A 'sto punto sarebbe da ricostruire anche la ferrovia del Cansiglio!
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e550
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da e550 »

La 2.2 è interessante, oltre che "più cortina" sulla via del Brennero.
Visto che di mezzo ci sono i comprensori turistici, visto che da quella parte i dindi ce li mette anche Bolzano, probabilmente hanno interesse a farlo.

Penso pure che, visto che i bolzanini ci mettono la faccia, abbiano tutto l'interesse a portarla a compimento.
Da quelle parti in effetti quando dicono che vogliono fare qualcosa alla fine lo fanno.
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da D 342 »

LDA ha scritto:A me del progetto preoccupa il fatto "tenere conto delle infrastrutture già esistenti: ciclabili e piste da sci di fondo", speriamo che voglia dire: tracciato della ferrovia non su quello delle ciclabili; oppure progettualmente prima si rifaranno le ciclabili e poi la ferrovia sul suo vecchio sedime ora ciclabile.

Non ho capito le due varianti possibili, val Boite o Ansiei, vorrebbe dire che la seconda non passi per Cortina? oppure arrivati a Cortina sotto il 3croci e poi su a Misurina e giù verso Dobbiaco?

Quello che mi dispiace è che quando queste persone parlano di Dolomiti pensano solo a Cortina; ma allo Zoldano e Agordino no; perché non ripristinare il treno verso Agordo e poi un po più su, e queste a parer mio sono valli più isolate del Cadore.
Mi intrometto in questa discussione per condividere il pensiero di LDA. Purtroppo questo territorio ha sempre ruotato attorno a Cortina, pur essendoci risorse ugualmente importanti e paesaggi altrettanto magnifici anche altrove. Ma si sa, Belluno è in provincia di Cortina. Lo dico da agordino, ma questo non è campanilismo , ma soltanto la necessità di avere uguale trattamento in territori appunto anche maggiormente disagiati rispetto alla perla delle dolomiti. Oggi, 16 febbraio, il Corriere delle Alpi dedica prima e seconda pagina a Cortina, con progetto di sistemazione dell 'Alemagna. Tornando al treno, ciò che a me più preoccupa è il fatto che si pensi con questi nuovi progetti ad un servizio perlopiù turistico, ma la mobilità bellunese ha bisogno anche di altro. Inoltre temo che focalizzando l'attenzione sull'asse Venezia - Cortina si dimentichi ancora una volta il resto della provincia, la linea del Piave ad esempio. Questi progetti forse sono un po' fuorvianti dalla reale necessità, come pure l'elettrificazione estensiva di cui ultimamente si parla, senza tener conto di limiti infrastrutturali importanti.
starlight
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da starlight »

Piccola curiosità. Tutte le volte in cui sono stato a Calalzo, mi sono sempre chiesto: nel caso venisse ricostruita la ferrovia delle Dolomiti, più o meno sul vecchio tracciato, ma a scartamento ordinario, l'inversione a Calalzo sarebbe obbligata oppure ci potrebbero essere altre soluzioni?
Capostaz
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da Capostaz »

Interessanti gli scenari proposti.
Mentre per la tratta Cortina - Alto Adige propendo anch'io come ALn per andare verso la Val Marebbe, in quanto più attraente turisticamente parlando rispetto al deserto della Valle di Landro, nutro più dubbi sulla via per Auronzo.
Da Calalzo abbiamo di fronte a noi due vie sulle quali la scelta "giusta" non è facile.
Solo pensando alla popolosità delle valli la Valle del Boite ha una popolazione sparsa, quindi una ferrovia lì collegherebbe più paesi; la Valle dell'Ansiei forse ne ha meno, di sicuro da Auronzo in su c'è quasi il nulla, ma ha il Comelico che potrebbe essere un interessante bacino.
Gianni Giannelli
Sharklet
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da Sharklet »

D 342 ha scritto:Mi intrometto in questa discussione per condividere il pensiero di LDA. Purtroppo questo territorio ha sempre ruotato attorno a Cortina, pur essendoci risorse ugualmente importanti e paesaggi altrettanto magnifici anche altrove. Ma si sa, Belluno è in provincia di Cortina. Lo dico da agordino, ma questo non è campanilismo , ma soltanto la necessità di avere uguale trattamento in territori appunto anche maggiormente disagiati rispetto alla perla delle dolomiti. Oggi, 16 febbraio, il Corriere delle Alpi dedica prima e seconda pagina a Cortina, con progetto di sistemazione dell 'Alemagna. Tornando al treno, ciò che a me più preoccupa è il fatto che si pensi con questi nuovi progetti ad un servizio perlopiù turistico, ma la mobilità bellunese ha bisogno anche di altro. Inoltre temo che focalizzando l'attenzione sull'asse Venezia - Cortina si dimentichi ancora una volta il resto della provincia, la linea del Piave ad esempio. Questi progetti forse sono un po' fuorvianti dalla reale necessità, come pure l'elettrificazione estensiva di cui ultimamente si parla, senza tener conto di limiti infrastrutturali importanti.
Sfortunatamente non c'è più questa mentalità ai vertici. Da parte del gruppo fs (sottolineo: NON solo trenitalia) si pensa solo al profitto e la logica degli investimenti a fondo perduto (in favore dei residenti delle zone più disagiate - es. noi) è stata ampiamente superata in favore di logiche del profitto secondo le quali le suddette società non fanno un millimetro in più di ciò che è stato concordato (e pagato) dalla regione, o dagli altri enti interessati, a mio parere sabotando quello che dovrebbe essere un servizio pubblico essenziale, indifferentemente dal suo generare profitti o meno (per cosa paghiamo le tasse?).
Detto ciò credo che fare pubblicamente leva sulla mobilità pendolare e dei residenti sia il modo migliore per affossare il progetto, visti i numeri della nostra provincia (densità di popolazione tanto per dirne uno). Dare risalto all'aspetto turistico del progetto invece potrebbe portare maggiori vantaggi sia a causa delle rinomate località attraversate (chiaramente da vas in giù conoscono solo cortina ma, perché no, potrebbe essere proprio questa la strada per lanciare emergenti località turistiche delle nostre montagne?) sia a causa della mancanza di strutture alternative adeguate al flusso di traffico dei periodi festivi di punta (leggi: assenza di aeroporto per il traffico business e code kilometriche sull'alemagna).
Sula valle del Piave personalmente concordo, credo inoltre che se veramente si arriverà a elettrificare Conegliano-Ponte-Calalzo in vista della ferrovia per Cortina solo un pazzo lascerebbe fuori il tratto Ponte-Belluno, e comunque sarebbe antieconomico e antilogico mantenere la trazione diesel sul resto del Piave (magari da farsi non in contemporanea, ma nel giro di pochissimi anni).
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da MattiaC »

A mio parere l'ipotesi di tracciato migliore sarà quella che riuscirà a combinare la difficoltà tecnica di esecuzione (tempi e costi), le pendenze, i tempi di percorrenza e non da meno il bacino di utenza. Sino dagli anni '10 del secolo scorso si sono fatte ipotesi più o meno realistiche di prolungamento della linea. Io non disdegno l'ipotesi di Aln 1.2 + 2.2 in questo modo mi immagino di collegare quanti più centri possibili realizzando una vera rete tra le valli, arrivare "solo" a Dobbiaco forse è riduttivo oggi come oggi.

L' Agordino, io non sono d'accordo principalmente per motivi di natura pratica cioè la geografia del canale che dalla Valbelluna porta in Agordino, e la conformazione della valle del Cordevole. Fatico a immaginare dove far passare una moderna linea ferroviaria pur a semplice binario senza la necessità di sforacchiare le montagne, già traforate di loro per opere idroelettriche. Già da Belluno a Mas la pendenza è proibitiva e l'urbanizzazione eccessiva, ma da Agordo in su pendenze, lago di Cencenighe, lago di Alleghe... insomma la vedo estremamente complicata molto più di quanto non sia l'ipotesi Cadorina. Secondariamente ma non troppo faccio fatica a immaginare un bacino d'utenza "facile" come può essere la Valle dell'Ansiei e la conca di Ampezzo.
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da Barbagiovanni »

Ma sbaglio o la stazione di Dobbiacco è già pronta per avere il binario da Cortina?
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aln
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Re: Progetto Calalzo - Cortina - Pusteria

Messaggio da aln »

Sbagli: Dobbiaco. Immagine
Per quanto riguarda la stazione, l'unica cosa che mi viene in mente è che il marciapiede a isola che attualmente serve il binario 2 è già pronto per un binario 3 attualmente inesistente e inutile. Ma questa è l'unica cosa che forse potrebbe essere pronta, tutto il resto manca.
starlight ha scritto:Piccola curiosità. Tutte le volte in cui sono stato a Calalzo, mi sono sempre chiesto: nel caso venisse ricostruita la ferrovia delle Dolomiti, più o meno sul vecchio tracciato, ma a scartamento ordinario, l'inversione a Calalzo sarebbe obbligata oppure ci potrebbero essere altre soluzioni?
Sul vecchio tracciato... molto poco, forse per nulla. Sarebbe contrario a quanto detto finora se fosse prevista la prosecuzione oltre Calalzo con l'obbligo di inversione.
Per esempio lo "studio di fattibilità" anni '90, che disegnava treni composti da due 668 trainate da un D.343 tanto per dire quanto era accurato, e che prevedeva tre possibili tracciati lungo la valle del Boite più o meno lenti con più o meno fermate/stazioni e tre diverse soluzioni di valico presso Cimabanche (una prevedeva una serie di curve e tornanti alla maniera del Bernina, un'altra una "galleria di base" verso Braies), ipotizzava il prolungamento del binario dalla stazione di Calalzo verso Nord, con un ponte sul Molinà, quindi con una galleria in curva verso sinistra per un arco di circa 180°. Una curva con raggio più o meno ampio a seconda del tipo di tracciato come sopra accennato. Mi pare che nella soluzione per il tracciato meno lento la galleria terminasse dalle parti di Tai.
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