Seguiamo le ferrovie per le valli del Bellunese, dal 2002 su internet, sui treni da molto prima. Siamo viaggiatori, conoscitori, pendolari, sostenitori del TPL.
Riporto alcuni interventi o parti di intervento di ieri dalla discussione ritardi problemi disservizi sul tema in oggetto.
aln ha scritto:...era andata peggio anche domenica con l'ennesimo sciopero regionale dei ferrovieri che ha fatto cancellare circa due terzi dei nostri pochi treni che circolano nei festivi. E di questo non parla nessuno! Non sono anche questi disservizi? ...forse no: secondo me sono un atto di sabotaggio. Si sciopera e nessuno ne sa il motivo, si sciopera su base regionale così i media non ne parlano se non distrattamente, e si sciopera di sabato o domenica che così non c'è alcun treno garantito.
barbagiovanni ha scritto:Dici così dei sindacati perché sei giovane e come tanti altri non ti rendi conto di cosa hanno fatto e fatto.
e550 ha scritto:Per carità, servirebbero anche loro, ma io vorrei capire che significato abbiano questi scioperetti qua e là, non annunciati o quasi e dalle motivazioni sconosciute.
Un po' come nella scuola, ora che è ricominciata non dico che siamo a "uno sciopero al giorno leva il lavoro di torno", ma poco ci manca.
Sigle e siglette che scioperano rigorosamente in ordine sparso, di fatto senza alcun risultato e aggiungendo il fastidio di dover star lì a firmare comunicati su comunicati...
Se ci sono fondati motivi che qualcosa non vada bene e non si è ascoltati, la soluzione è lo sciopero ad oltranza, alla francese, ma bisogna aver gli attributi per farlo.
In questa maniera all'italiana si regalano solo soldi al datore di lavoro, si infastidisce la gente e si viene ancor più additati come fannulloni.
barbagiovanni ha scritto:Dici così dei sindacati perché sei giovane e come tanti altri non ti rendi conto di cosa hanno fatto e fatto.
Per un attimo parlo di tutt'altro: gli Uomini di Neandertal. Pur essendo troppo giovane per averne esperienza diretta, mi rendo conto di cosa hanno fatto: per esempio dalla pietra ricavavano punte di frecce e coltelli che servivano per cacciare e alimentarsi, una preziosa conquista che ha permesso a noi di essere quello che siamo oggi. Ma credo anche si possa affermare che il mondo è cambiato e che confrontarsi con esso "vivendo di rendita" probabilmente non è il miglior modo di fare.
