Sulla Consulta Nazionale dei Pendolari

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MattiaC
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Sulla Consulta Nazionale dei Pendolari

Messaggio da MattiaC »

Cari amici e visitatori ,

in veste di Titolare del sito internet Trenibelluno e relativo forum desidero portarvi a conoscenza con la seguente discussione di quanto è accaduto nell'ultimo mese, tramite comunicazioni scritte, tra il titolare di "Trenibelluno" e il Presidente della Consulta Nazionale dei Pendolari, Bartolomeo Boscolo.

"Trenibelluno" è stato contattato dallo Spett.le Presidente in data 12/06/2012 per un presunto uso scorretto della parola <<Ciarlatano>> rivolta al presidente stesso e scritta dal sottoscritto e per altre considerazioni circa la C.N.P. emerse su questo sito per voce anche di altri utenti.

La necessità di pubblicare per intero il carteggio intercorso tra le parti nasce dalla nostra espressa volontà di fornire a chiunque sia interessato un quadro completo e quanto più possibile imparziale dell'accaduto così da lasciare trarre liberamente e autonomamente le proprie conclusioni che in passato potrebbero essere state fuorviate da considerazioni meramente personali e non del tutto oggettive.

Per l'importanza e delicatezza dell'argomento trattato, invito formalmente chi lo vorrà fare a commentare i seguenti scritti con espressioni opportune e confacenti.

A questo punto in calce al presente messaggio trovate l'intera cronistoria.
Il 12/06/2012 19:32, Bartolomeo Boscolo ha scritto:

Spett.le Treni Belluno
per caso ho visto il Vs, sito con lettere. Un povero ignorante mi ha definito "ciarlatano"; vorrei sapere perchè. Io non conto balle e sono onesto! Tengo a ribadirlo. Sono molti anni che prima con il Comitato per il Servizio Ferroviario e poi con la Consulta dei Pendolari mi occupo delle problematiche relative al trasporto. Desidero anche ribadire che Trenitalia mi chiama, assieme alle altre associazioni, a Mestre per discutere dei problemi tre/quattro volte all'anno. Poi questo ignorante ha criticato il mio libro sulla ferrovia del Cadore.... povero sciocco! La Consulta è riconsciuta anche al Ministero dei Trasporti. Sto pensando di rivolgermi all'avvocato per denunciare quel povero ignorante che mi ha offeso.... io sono una persona seria e non mi permetto di offendere altre persone. Sono riuscito ad avere risultati, tra i quali il non taglio del primo treno Belluno - Padova e l'ultimoPadova - Belluno....

Cordiali saluti.
Boscolo Bartolomeo



Il 13/06/2012 21:15, Mattia Centeleghe ha scritto:

Spett.le Sig. Boscolo,

che le risponde è il “povero ignorante” ; premesso che non sono solito ad aprire email prive dell'oggetto, mi presento:
Sono Mattia Centeleghe e son il titolare del sito Trenibelluno da circa dieci anni e mi stupisco molto che solo oggi Lei venga a conoscenza, per caso, della nostra realtà largamente conosciuta e apprezzata nell'ambiente ferroviario nazionale.

Spiacente per aver esagerato col termine "ciarlatano", che peraltro ho già rimosso, ma, fino a prova contraria, non arrivo a sentirmi altrettanto dispiaciuto per il resto e Le spiego perché.

Conosco il Suo nome e quello della Consulta ormai da diversi anni, visto il ciclico riproporsi sulla stampa a ogni cambio orario, a ogni guasto del sistema SSC o in occasione di curiose ipotesi di allungamento della ferrovia verso la Pusteria.

Ci siamo conosciuti di persona a Calalzo nel 2009 per discutere del prolungamento verso la Pusteria e in seguito a Polpet nel 2010, subito dopo quell'incontro è stata pubblicata sul Gazzettino di Belluno una mia lettera con alcune considerazioni alle quali non è seguita replica alcuna. In seguito alla riunione tenuta in Cadore la stampa locale riportò altri commenti, anche piuttosto forti e critici verso la sua proposta, a cui seguì unicamente il silenzio.

Così siamo giunti all'anno 2012 e, in un mondo dove è sempre più fondamentale curare l'aspetto comunicativo specialmente per chi voglia relazionarsi col pubblico e dove la ricerca delle informazioni viene fatta principalmente con internet, proprio le informazioni di prima mano circa la Sua Associazione sono assai scarse e comunque alquanto datate. Infatti si trova molto poco, quasi nulla riguardo la Consulta sia per quanto riguarda lettere e comunicati, sia per quanto riguarda la struttura associativa , il numero di associati e recapiti di riferimento: tutto questo è oltremodo strano per una Associazione che ha nel proprio nome l'aggettivo “nazionale”.

E' strano per il nobile lavoro che si propone e per i risultati ottenuticui Lei stesso faceva cenno; è sempre strano, benché Lei venga convocato a Mestre da Trenitalia, che la Consulta non sia elencata tra le Associazioni di riferimento per la Regione del Veneto nella Carta dei Servizi disponibile sul sito delle Ferrovie dello Stato.

Senza correre troppo indietro con il tempo, per evitare di dilungarmi troppo, è di pochissimi giorni fa il Suo incontro a Feltre con i pendolari locali ai quali mi risulta abbia detto che dopo una telefonata con Trenitalia si è chiarito che non ci sarebbe stato il taglio della prima e ultima corsa da e per Belluno dicendo inoltre che la notizia è stata messa in giro dal Corriere delle Alpi e in seguito smentita,nonostante questo Lei mi scrive che è merito Suo se le corse non sonostate tagliate , mi risulta anche che a quella riunione Lei non abbiaminimamente accennato alle importanti modifiche all'orario ferroviario regionale, e alle conseguenti modifiche alla turnazione del materiale e personale di cui immagino sia a conoscenza, che sono previste per il 2013 e di cui già da qualche giorno si discute nell'ambiente ferroviarioregionale e nazionale.

Ora, nessuno mette in dubbio l'impegno, l'onestà e la buona fede del Suo operato, sia di sensibilizzazione che di proposta; specialmente in un momento delicato come questo, ogni azione volta al miglioramento del servizio ferroviario deve essere accolta con favore e condivisa, ma queste “stranezze” formali e sostanziali non possono passare in secondo piano.

Sulla base di questi dati di fatto non posso fare a meno di chiedermi, e sono certo di non essere il solo , quale “spessore” abbia la Consulta Nazionale dei Pendolari, quale sia il suo modo di operare e di conseguenza quale peso concreto possano avere le sue azioni, al di fuoridi qualche attimo di notorietà sui media locali.Perché, mi perdoni l'estrema franchezza, queste sono le impressioni che può avere un attento osservatore della realtà ferroviaria.
Con la speranza che possa fornirmi qualche chiarimento, Le porgo
Distinti saluti

Mattia Centeleghe



Il 14/06/2012 09:01, Bartolomeo Boscolo ha scritto:

IO non rispondo a chi mi offende perchè lo ritengo ignorante, la Consulta è conosciuta da molti anni.
Dei suoi dubbi non mi interessa niente. Comunque stia bene attento a non offendere le persone perchè lie dimostra di essere arrogante.

Il 14/06/2012 09:06, Bartolomeo Boscolo sei minuti dopo ha continuato con:

Ho avuto vari risultati che non sono stati riportati dalla stampa, tanto se vuol sapere.
Ad es. due treni andata e ritorno da Venezia a Chioggia diretti via Adria, e poi il treno che parte da Venezia alle 7.44 e va a Belluno via Feltre. Anche se la Consulta non è iscritta ad alcun albo è pur sempre riconosciuta a livello nazionale e locale tanto che ci chiamano. Ringrazi che non ho detto delle sue offese la mio vicepresidente dott. Piero Varisco. Spero che Lei cambi opinione....

Boscolo Bartolomeo

Il 15/06/2012 19:19, Bartolomeo Boscolo ha infine concluso un giorno e mezzo con:

Io non rispondo a chi mi offende e dice cretinate....Per quanto riguarda il nuovo orario aspetto che Trenitalia mi chiami ma penso che non ci sia alcuna modifica e se c'è la comunicherò con un incontro. La Consulta è formata da 14 associazioni di tutta Italia; dal 1998 al 2003 ci trovavamoal Ministero dei Trasporti presso la sala Cipet. Poi io non sono andato per il lavoro e perchè altri della Consulta si occupano dei problemi. La Consulta è nata per opera dell'allora ministro Publio Fiori; poi con la crisi io ho chiesto al Ministro se potevo continuare e lui mi ha detto di si. Sono molti anni chemi occupo dei problemi dei pendolari e quindi ho molta esperienza. Come lei sa risultati ne abbiamo avuti: un treno che parte mi pare alle 6.40 da Belluno e arriva a Venezia via Feltre, un treno delle 7.44 da Venezia a Belluno via Feltre, un treno che parte da Venezia verso le 18.40 per Belluno via Feltre e due treni Chioggia - Venezia e Venezia - Chioggia.
Poi i miei associati di Roma hanno ottenuto qualche treno diretto Roma - Viterbo (e non so l'ora).
Lei pretende che io ogni giorno scriva sui giornali? O abbia un sito web? Io non me ne intendo di siti web. Se lei vuole mi crede se non fa a meno e a me non interessa minimamente delle sue critiche,solo la invito a non dirmi ciarlatano perchè non lo sono e perchè potrei denunciarla. Quindi abbia rispetto e conti sino a 10 prima di offendere le persone e dire solo cretinate.... forse lei è di sinistra? allora so che chi è e vota Pd o Idv e Sel dice solo bugie e cretinate. Se lei ha un libro delle Ferrovie dello Stato vedrà che esiste anche la Consulta tra le tante associazioni. Lei dice curiosa la ferrovia per Cortina? MI pare che sia un parere sciocco. E mi hanno riconfermato presidente... Comunque io non le rispondo sintanto che lei non mi chiede scusa, e ringrazi che non scrivo una lettera sulla stampa denunciando le sue sciocchezze. Mi scusi ma la saluto.

Boscolo Bartolomeo



Il 11/07/2012 19:31, Mattia Centeleghe ha scritto:

Egregio Sig. Bartolomeo Boscolo
Presidente della Consulta Nazionale dei Pendolari,

non avendo alcuna intenzione di lasciare irrisolta la nostra comunicazione, dopo attenta e ponderata valutazione, sono a rispondere con la presente lettera aperta alle Sue precedenti email.

Innanzitutto non mi capacito della Sua ultima email, inviata a distanza di un giorno dal doppio invio del giorno 14 Giugno mattina che riporto in calce alla presente: vorrei immaginare in considerazione di questo fatto, che i primi due invii siano stati un errore ma, non me ne voglia, visti il tono di cui Lei ha voluto avvalersi e il contenuto non ho potuto fare a meno di tenerne conto nella valutazione e scrittura della presente.

In secondo luogo, se riteneva di non dover rispondere o dare spiegazioni circa le lecite perplessità che Le avevo manifestato, in quanto offeso, poteva fare completamente a meno di farlo.
Risulta quantomeno bizzarro e incomprensibile che Lei prima affermi di non voler rispondere e poi effettivamente si prenda la briga di farlo, seppure con delle lettere tanto raffazzonate; quello che è peggio, oltre a essere bizzarro, sembra indice di una scarsa professionalità nello svolgere il ruolo che Lei stesso vorrebbe spiegare di avere.
Affermando inoltre che dei miei dubbi non Le interessa alcunché e ancora con le Sue risposte vaghe elusive e presuntuose, l'unico che davvero dimostra arroganza e mancanza di rispetto è Lei.

A questo punto ritengo fondamentale esplicarLe alcune considerazioni.
Primo: a titolo personale mi sono già scusato per la parola incriminata da me scritta e già rimossa, immediatamente dopo aver ricevuto la Sua prima email, come sono certo avrà verificato.
Secondo: Lei non ha alcun diritto di fare considerazioni di carattere partitico sulla mia persona ovvero sui contenuti e sull'operato del sito, in quanto si sta rivolgendo a Trenibelluno inteso come sito web e a ogni modo quello che riguarda la sfera privata del sottoscritto titolare non Le deve interessare.
Terzo: devo forse ritenere la Sua frase: «ringrazi che non scrivo una lettera sulla stampa denunciando le sue sciocchezze» una minaccia? Se questo è il significato che Lei attribuisce al Suo periodo, La invito a rivolgersi alla stampa quanto prima.

In ogni caso Lei ad oggi non ha mai dato una risposta esaustiva a nessuno dei quesiti posti, né con le email sopracitate, né faccia a faccia in occasione degli incontri pubblici, tra cui Le rammento quello di Calalzo nel 2009 e di Polpet nel 2010. Pro-memoria Le ricordo ancora una volta che le questioni già poste riguardavano: la composizione della Consulta, i recapiti, il funzionamento e le numerose azioni concretamente svolte dalla stessa nei lunghi anni di operato. Per inciso le spiegazioni fornite nella Sua ultima email non sono poi così illuminanti visto che sono riferite a dati non facilmente e immediatamente verificabili, e comunque danno l'impressione di essere meramente autoreferenziali. Come ovvio mi riservo di valutarne la bontà effettuando dei riscontri in merito presso le sedi più opportune e appropriate.

Continuando con le precisazioni che Le ho già chiesto, Lei scrive che la Consulta non è iscritta a nessun albo ma è ugualmente riconosciuta a livello nazionale tanto che, cito: «ci chiamano». Mi pare ci sia un po' di confusione, anche sul concetto di riconoscimento. Scrive che la Consulta è stata fondata presso il Ministero dei Trasporti sotto l'egida dell'allora Ministro Fiori, ma ciò risale a ben diciotto anni fa. E poi? Allo stato attuale è riconosciuta oppure no e da chi?
Scrive che la Consulta formata da addirittura quattordici ulteriori ma non meglio precisate Associazioni, quindi?
Inoltre Lei dice che "mi chiamano" e poi che“vi chiamano”... Cosa significa? Le telefonano le altre quattordici Associazioni? Le telefonano dei pendolari? L'esistenza in vita della Consulta allora sarebbe certificata dall'avvenuta invenzione del apparecchio telefonico? O forse allude alle convocazioni a Venezia o Mestre? Queste avvengono sulla base di un qualche titolo, oppure per una qualche specie di tradizione o per un favore personale?
Queste Presidente, non me ne voglia, sono domande che sorgono spontanee, non sono affatto “cretinate” come Lei afferma. Rimango basito nel leggere proprio la parola “cretinate” scritta da Lei, Presidente della Consulta, scritta per evitare di rispondere esaurientemente e per evitare di far conoscere - a me, ma giunti a tal punto immagino pure a chiunque altro- cosa davvero sia la Consulta Nazionale dei Pendolari.

Lei mi chiede, cito: «Lei pretende che io ogni giorno scriva sui giornali? O abbia un sito web? Io non me ne intendo di siti web». No, io non pretendo niente. Invece di inalberarsi bastava capire quello che Le ho scritto: Le facevo solamente notare come le informazioni a disposizione dell'utenza riguardo la Consulta siano pressoché nulle e la cosa, nell'anno 2012 in cui siamo circondati dall'informazione, è alquanto strana. Le poche notizie sono il Suo nome corredato di indirizzo email e articoli di giornale datati almeno al 2008 ritrovati dopo approfondita ricerca e con il nome del Dott. Pietro Varisco che compare talvolta associato al Suo.

Una ultima necessaria puntualizzazione sull'orario per l'anno 2013 della Regione del Veneto: la notizia che Le ho fornito è stata data tramite comunicati stampa regionali e dai Sig.ri Chisso e Giaconia anche presso il Consiglio Comunale di Vittorio Veneto e successivamente ripresa su Trenibelluno.it e altri siti web nazionali inerenti al trasporto su ferro, pertanto è da ritenersi di pubblico dominio.

Concludendo, Le comunico che può sentirsi libero di informare chi vuole di queste comunicazioni, e in modo analogo, visto e considerato che il presente carteggio è stato inviato all'attenzione di Trenibelluno e che Trenibelluno.it è un affermato sito internet di pubblico dominio e libero accesso, mi riservo la possibilità di pubblicare questa corrispondenza sul forum del suddetto sito, così da permettere a chiunque sia interessato all'argomento di farsi la sua libera idea sulle azioni di entrambe le parti, senza il condizionamento che le mie considerazioni personali, che sono certo non essere solo mie, riguardo la Consulta e la Sua persona possono aver destato.

Distinti saluti.

Per Trenibelluno.it,
f.to Mattia Centeleghe

PS: Nel riportare in calce delle Sue email precedenti mi sono permesso di accorpare in un unico testo i due distinti invii del 14/06/2012 09:01 e 14/06/2012 09:06. Inoltre, non fosse chiaro lo ripeto, non sono solito aprire email prive dell'oggetto.


Il 13/07/2012 09:17, Bartolomeo Boscolo ha scritto:

Delle sue considerazioni poco mi importa visto che le persone mi giudicano serio e corretto, e non sono certo bugiardo.
In ogni caso metterò sul sito web la Consulta. Ci sono 14 associazioni che fanon parte della Consulta, se lei mi crede bene se non ciccia.
Boscolo Bartolomeo


Il 13/07/2012 09:20, Bartolomeo Boscolo ha poi continuato con:

Se lei ha intenzione di prendermi in giro lo dica... Trenitalia mi chiama e anche le altre associazioni per organizzare incontri.
Poco fa mi han telefonato da Napoli....e allora?
Lei dice che le cose sono presuntuose.... mi pare che lei dica assurdità. Della Consulta sono state pubblicate alcune cose anni fa su Il Gazzettino.
Comunque lasciamo perdere tutto e non mi invii più e mail.
Boscolo Bartolomeo
Mattia Centeleghe
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Re: Sulla Consulta Nazionale dei Pendolari

Messaggio da marco1114 »

E questo dovrebbe rappresentare i pendolari di tutt'italia?
Be in effetti lo stile con cui scrive le mail è tipico di molte persone che prendono il treno: sempre di fretta.

Ma che figura ci fa? Io preferirei che una persona che si occupa di pubbliche relazioni, quando scrive, si metta lì e con calma e serietà cerchi di rispondere alle domande, oppure che non risponda affatto o che scriva dimostrandosi indisponibile, che è più apprezzabile del non scrivere affatto.
Qua assistiamo a e-mail scritte di getto e spedite senza alcun ritegno, volendo esprimere tutto lo sdegno verso Trenibelluno sì, ma in uno stile che si addice di più alle basse discussioni da bar, che a un dialogo serio tra rappresentanti di gruppi d'interesse.

Queste cose mi fanno pensare che la Consulta Nazionale dei Pendolari sia una farsa o sia formata da quattro amici al bar: perché in un'associazione seria e di dominio pubblico e nazionale, io mi aspetterei il giorno dopo la notizia che il presidente è stato mandato a casa dai membri per il comportamento tenuto dal loro massimo rappresentante verso un'associazione seria e di dominio pubblico.
Marco Tarroni
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aln
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Re: Sulla Consulta Nazionale dei Pendolari

Messaggio da aln »

Innanzitutto sottoscrivo le lettere che Mattia ha scritto, condividendole completamente. E i dubbi di Marco1114 sono gli stessi dubbi miei, gli stessi dubbi di Mattia, e - ne sono certo - gli stessi dubbi di molte altre persone.
Anche io ho avuto l'onore - ma è un onore? - di incontrare in vario modo Bartolomeo Boscolo che sempre si presenta come "Consulta Nazionale dei Pendolari", leggendone sulla carta stampata dove non si è mai tirato indietro, confrontandomi con altre persone che lo conoscono e che tra l'altro non tutte frequentano queste pagine, partecipando di persona ad alcuni "incontri" organizzati dal Bartolomeo Boscolo.
Quello che scrive è disarmante, comincio dalla fine con alcune osservazioni. Magari poi continuo col resto... la carne al fuoco è davvero tanta!
Bartolomeo Boscolo, presidente della Consulta Nazionale dei Pendolari ha scritto:...se lei mi crede bene se non ciccia.
Comincio da qui, dall'esclamazione romanesca ciccia, che per esteso sarebbe ciccia ar culo! Significa non me ne importa niente e ha un tono di orgoglio e di sfida verso la persona a cui è rivolta. Il presidente della Consulta Nazionale dei Pendolari replica così? Ma allora sarebbe da rispondergli, sempre in romanesco, così: me cojoni? Vale a dire: mi prendi in giro?
Bartolomeo Boscolo, presidente della Consulta Nazionale dei Pendolari ha scritto:Se lei ha intenzione di prendermi in giro lo dica.
No, signor Boscolo. Qui non la prendiamo in giro: sembrerebbe invece il contrario. Inoltre ci sarebbe da puntualizzare che un atteggiamento simile proveniente da un presidente di una associazione e dalla Consulta Nazionale dei Pendolari che dovrebbero svolgere in un certo qual modo una funzione di pubblica utilità non sarebbe solo la presa in giro di Mattia, oppure mia oppure di un altro singolo, ma la presa in giro di tutto quel pubblico e di quegli interessi pubblici che sulla carta dovrebbero errere la ragion d'essere della Consulta. Sembrerebbe che per Boscolo e la Consulta Nazionale dei Pendolari l'importante siano i treni, non le persone che dovrebbero prendere quei treni.
Bartolomeo Boscolo, presidente della Consulta Nazionale dei Pendolari ha scritto:Ci sono 14 associazioni che fanon parte della Consulta, se lei mi crede bene se non ciccia.
Messa così e fino a prova contraria io non credo al Bartolomeo Boscolo. Se io fossi il presidente di una associazione tanto prestigiosa da essere nazionale (!) e tanto importante da riunire addirittura quattrodici (!) ulteriori associazioni come potrei scrivere una frase simile, così spocchiosa, così infantile, così vuota? La sua è una non-risposta che ingigantisce le mie perplessità.
Bartolomeo Boscolo, presidente della Consulta Nazionale dei Pendolari ha scritto:...e non sono certo bugiardo.
Vi prego, correggetemi se sbaglio: non mi pare che Mattia gli abbia dato del bugiardo. In questo caso possiamo passare da un modo di dire della Roma attuale a un'altro modo di dire della Roma (tardo-)antica che si adatta un po': excusatio non petita, accusatio manifesta. Cioè: giustificare il proprio operato senza sia stato richiesto è un atteggiamento sospetto che può nascondere proprio l'accusa che si vorrebbe allontanare da sè!
Bartolomeo Boscolo, presidente della Consulta Nazionale dei Pendolari ha scritto:Poco fa mi han telefonato da Napoli...
Ma allora è proprio come dice Mattia! La Consulta esiste grazie all'esistenza e alla diffusione delle apparecchiature telefoniche!
Bartolomeo Boscolo, presidente della Consulta Nazionale dei Pendolari ha scritto:Comunque lasciamo perdere tutto e non mi invii più e mail.
Lasciare perdere tutto? Sì, ma bisogna mettere nero su bianco chi è il caso che lasci perdere tutto.
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Re: Sulla Consulta Nazionale dei Pendolari

Messaggio da e550 »

Me lo immaginavo... ho conosciuto nel tempo varie persone con le quali era praticamente impossibile discutere, che si parlasse di acqua, "elettrosmog", o qualsiasi altro argomento un po' delicato.
Sentono solo la loro ragione, credono di essere depositarie della verità rivelata e di fronte ad un tentativo di intavolare una discussione che non sia il loro monologo si chiudono e troncano la discussione con modalità piuttosto infantili.
Purtroppo con queste persone bisogna stare attenti a come si parla, ma poi loro si permettono di parlare nel modo che non gradiscono e guai a far loro notare che...

Esprimo tutta la mia solidarietà a Mattia.
Credo che persone così vadano affrontate, punzecchiate ed eventualmente messe in difficoltà in occasione di incontri pubblici.
Lo avrei dovuto fare già nel 2010 a Polpet, a pensarci bene.
Vacanze in treno? all'estero si può.
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Re: Sulla Consulta Nazionale dei Pendolari

Messaggio da Biagio »

Le argomentazioni del presidente dei pendolari mi hanno fatto tornare in mente un episodio di qualche anno fa, quando facevo il giornalista, nella Bassa vicentina. In paese arrivò un barbiere belga, cicloturista , ospite di un barbiere locale, pure corridore della domenica. Immagino i due raccontare le proprie imprese, esaltate dall'ottimo rosso dei Colli. E per stabilire chi era più bravo, decisero di sfidarsi; altri appassionati vennero a saperlo e parteciparono alla gara.
No so come sia andata a finire. So solo che qualche giorno dopo si fece vivo al giornale il corrispondente, famoso per "pompare" le notizie, dicendo che mandava un articolo sul campionato europeo dei barbieri che si era svolto in paese…

Quanto ai "detentori della verità" (alle categorie descritte da e550 aggiungo quelli delle scie chimiche) è impossibile e quindi inutile ragionare con loro. L'unica cosa da fare è aspettare i fatti e metterglieli sotto il naso.
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Re: Sulla Consulta Nazionale dei Pendolari

Messaggio da aln »

Ma un conto è pompare una notizia e passare dalla garetta ciclistica tra due barbieri al campionato mondiale di ciclismo per barbieri. Un altro conto è "auto-pompare" un "non-si-sa-cosa", e forse avrei potuto scrivere "autopompare il nulla". Perché ho l'impressione si tratti di questo e quello che ha scritto Bartolomeo Boscolo (chissà perché si firma sempre Boscolo Bartolomeo, forse che sia di origine magiara) me lo conferma.
Bartolomeo Boscolo, presidente della Consulta Nazionale dei Pendolari ha scritto:Ci sono 14 associazioni che fanon parte della Consulta
Ora mi rivolgo a lei, Bartolomeo Boscolo, che certamente non potrà fare a meno di leggere queste pagine. Siccome nessuno lo sa e nella rete di fatto non si trova alcuna informazione su alcuno dei quindici soggetti da lei tirati in ballo, le chiedo pure io di farci conoscere:

- lo statuto della Consulta Nazionale dei Pendolari;

- l'organigramma della Consulta Nazionale dei Pendolari;

- la denominazione delle quattrordici associazioni che compongono la Consulta Nazionale dei Pendolari;

- il nome del referente e/o del presidente di ciascuna delle quattrordici associazioni che compongono la Consulta Nazionale dei Pendolari;

- ogni ulteriore informazione sarà comunque benaccetta.

Se non lo facesse, e ne converrà che non si può accampare alcuna scusa di riservatezza su informazioni di questo genere, penso si potrà avere un buon motivo per usare non a sproposito la parola millantatore. E preso il dizionario leggo che millantatore, aggettivo o sostantivo, significa che o chi millanta o si millanta, vanaglorioso, fanfarone. E millantare significa vantare cose o qualità che non si possiedono, nella fattispecie... vantare quattordici associazioni!
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Re: Sulla Consulta Nazionale dei Pendolari

Messaggio da e550 »

Mi associo alla richiesta.
Tra l'altro non ho trovato alcun riferimento a contatti per inoltrare delle segnalazioni alla suddetta consulta.
Poniamo il caso che volessi fare una segnalazione, aderire ad una petizione...

Mi sa che il vocabolo citato da aln è quello giusto, da quel che posso capire io l'impressione è che dietro ci sia il nulla più totale e che la buona fede di troppe persone sia stata carpita.
Solo che ora dalla "buona fede" si passa allo scetticismo sempre più grande, non sarebbe affatto male se arrivasse una adeguata risposta alle domande che tutti ci poniamo.
Vacanze in treno? all'estero si può.
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Re: Sulla Consulta Nazionale dei Pendolari

Messaggio da Antonio La Quaglia »

Scusate il mio intervento un po' provocatorio, ma Boscolo ha ragione!
Non si può dire che la Consulta Nazionale dei Pendolari, o come cavolo si chiama, non esista, esiste esiste.
Il fatto che magari vi possano far parte solo tre persone è un altro paio di maniche. In Italia per costituire un'associazione bastano tre persone che si autoproclamano presidente, vicepresidente e segretario. Io stesso sono presidente della Consulta dei Pendolari di Piovarolo, Beppa è la vicepresidentessa e la maestra fa da segretaria. Lo so che vi sembrerà incredibile, ma atti costitutivi, siti internet e compagnia bella sono tutte panzane! Certo, se uno vuole fare le cose per bene è un altro discorso, ma ognuno può proclamarsi presidente di qualsiasi cosa. Ci sono stati sindacati che, costituiti da tre persone in tutto, proclamavano scioperi nazionali, revocandoli poi all'ultimo minuto perchè sapevano di essere meno di quattro gatti. Io mi focalizzerei su un'altra cosa: la credibilità che può avere un'associazione del genere, che non si misura da atti costitutivi, numero dei soci o telefonate ricevute, ma dal modo di fare e dai risultati ottenuti. Potrei trascorrere ore a confutare quanto Boscolo ha scritto, a parlarvi dei meriti non suoi che lui stesso si è attribuito (ad esempio la permanenza dell'ultimo treno da PD per BL, già decisa prima del suo incontro e delle sue richieste), ma non ne vale la pena. Andate ai suoi incontri o conferenze, ascoltate il nulla che vi verrà detto e confutate punto per punto. E Boscolo avrà finalmente la credibilità che si merita. Se poi si diverte a scrivere sui giornali lettere più o meno indignate, ben venga, ognuno sfoga le sue frustrazioni come può. Se guardate con occhio smaliziato le famigerate "pagine dei lettori", troverete su ogni giornale due o tre personaggi che scrivono lettere molto spesso, discettanto dei massimi sistemi, dallo spread al canone della rai, dal percorso del giro d'italia ai treni guasti, offrendo ovviamente delle soluzioni efficaci ed immediate. Non è sempre così, ci sono lettori che segnalano cose giuste o fanno considerazioni interessanti, ma li vedete sul giornale forse una volta l'anno, o una volta nella vita. Gli "scrittori compulsivi", che si sentono incompresi dal mondo circostante e devono farsi sentire ad ogni costo non sono una cosa nuova, ora, con gli attuali mezzi di comunicazione è pure peggio. Andate dunque alle conferenze di Boscolo, fate domande, chiedete spiegazioni, dite come stanno le cose veramente, è l'unico modo per frenare il presidentissimo, solo per frenarlo, perchè quelle persone non si fermano mai.
P.s.: ieri mi ha telefonato il Papa (Roma nel mio telefono, capite?), ma aveva sbagliato numero, voleva parlare con la stazione di Bressanone. Vale lo stesso come telefonata di riconoscimento della mia associazione?
Ciao a tutti e un particolare saluto a Mattia, hai tutta la mia solidarietà.
Con l'avvento dell'elettrificazione, i treni parvero fuggire ancor più veloci da Piovarolo, e poi, che gusto c'era con quelle due povere corse dell'accellerato, dalle quali, oltretutto, non scendeva mai nessuno...
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Re: Sulla Consulta Nazionale dei Pendolari

Messaggio da tradotta »

Lui vorrebbe querelare Mattia per un "ciarlatano". E se Mattia lo querelasse per aver insultato la lingua italiana?? :mrgreen: :mrgreen:
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lucam91
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Re: Sulla Consulta Nazionale dei Pendolari

Messaggio da lucam91 »

e550 ha scritto:Mi associo alla richiesta.
Tra l'altro non ho trovato alcun riferimento a contatti per inoltrare delle segnalazioni alla suddetta consulta.
Poniamo il caso che volessi fare una segnalazione, aderire ad una petizione...

Mi sa che il vocabolo citato da aln è quello giusto, da quel che posso capire io l'impressione è che dietro ci sia il nulla più totale e che la buona fede di troppe persone sia stata carpita.
Solo che ora dalla "buona fede" si passa allo scetticismo sempre più grande, non sarebbe affatto male se arrivasse una adeguata risposta alle domande che tutti ci poniamo.
L'unico contatto che ho trovato, è quello relativo alla sua email personale riportata in un articolo online del corriere delle alpi, il quale era stato indicato con indirizzo per far pervenire firme per un petizione :mrgreen: LINK

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Luca Mazzucco - lucam91
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Re: Sulla Consulta Nazionale dei Pendolari

Messaggio da aln »

Antonio La Quaglia ha scritto:Andate dunque alle conferenze di Boscolo, fate domande, chiedete spiegazioni, dite come stanno le cose veramente, è l'unico modo per frenare il presidentissimo, solo per frenarlo, perchè quelle persone non si fermano mai.
Da un certo punto di vista non chiedo di meglio, peccato che le assemblee boscoliane vengano convocate quasi di nascosto a orari proibitivi, come l'ultima volta a Feltre alle 16 di un giorno infrasettimanale quando la gente e i pendolari di solito sono al lavoro.
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MattiaC
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Re: Sulla Consulta Nazionale dei Pendolari

Messaggio da MattiaC »

Ringrazio tutti per la solidarietà espressa e per le osservazioni fatte!

Vi comunico che ho ricevuto oggi una lettera dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Direzione generale per il trasporto ferroviario, che da risposta alla mia , promessa al Pres. Boscolo, richiesta di lumi circa la Consulta.

Vi lascio leggere e trarre le opportune valutazioni.

CLICK QUI PER LEGGERE

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Mattia Centeleghe
L’anonimato è furfanteria letteraria, contro cui si deve subito gridare: “Se tu, furfante, non vuoi professarti autore di quel che dici contro altre persone, tieni chiuso il becco di calunniatore!”
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Re: Sulla Consulta Nazionale dei Pendolari

Messaggio da marco1114 »

Sbattigliela in faccia in uno dei suoi interventi pubblici.
Marco Tarroni
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Re: Sulla Consulta Nazionale dei Pendolari

Messaggio da aln »

Perché usare questi modi un poco burberi... si può sempre offrirne una copia a chi partecipa alla riunione! :mrgreen:
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Re: Sulla Consulta Nazionale dei Pendolari

Messaggio da tradotta »

Secondo me CIARLATANO è il termine corretto per il nostro Eroe Nazionale pella Consulta interplanetaria del pendolare medio...


Ciarlatano
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Un ciarlatano o imbonitore è una persona che esercita pratiche da guaritore, o si approfitta in modo simile della buona fede delle persone, allo scopo di ottenere soldi o altri vantaggi grazie a false pretese.
La parola deriva dal francese charlatan, un venditore di medicine che può pubblicizzare la sua presenza con della musica in una messa in scena all'aperto. Il più grande dei ciarlatani parigini fu Tabarin, che mise su un palco in Place Dauphine dal 1618, e le cui scenette e farse riprese dalla commedia dell'arte, ispirarono Molière. Un esempio di ciarlatano farmacopola fu Alessio Piemontese autore di un testo (Secreti) che ebbe larga diffusione nel XVI secolo.
Nell'uso, viene fatta una sottile differenza tra il ciarlatano e persone che sfruttano in altro modo la buona fede. Il ciarlatano è tipicamente un venditore. Egli non cerca di creare una relazione personale con le sue vittime, o di inscenare bufale elaborate impersonando un ruolo. Piuttosto, la persona detta ciarlatano viene accusata di fare uso della pseudoscienza o di qualche altro mezzo falso allo scopo di ingannare le persone e vender loro finte medicine e beni o servizi simili, che non risponderanno a quanto promesso. La parola richiama alla mente l'immagine d'altri tempi del venditore di medicamenti, che ha da tempo lasciato il villaggio nel momento in cui le persone che hanno comprato i suoi unguenti realizzano che non producono gli effetti pubblicizzati.
In Italia la professione del ciarlatano è espressamente vietata dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (TULPS) del 1931.
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