Avidità d'asfalto: rassegna stampa su autostrada A27-23

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Gazzettino di Belluno di giovedì 27 giugno 2008

Belluno
Il collegamento tra l' A27 e la A23...

Il collegamento tra l' A27 e la A23, dal bellunese alla Carnia, potrebbe fare presto i primi passi. Ci sono infatti i presupposti per la realizzazione del primo tratto, dall'attuale casello di Pian di Vedoia fino in Cadore, a Macchietto. A realizzarla un pool di imprenditori italiani che sfrutteranno il sistema del project financing, ovvero metteranno i capitali in cambio di uno sfruttamento delle entrare dei pedaggi per una trentina d'anni. L'annuncio dovrebbe essere fatto nelle prossime settimane dall'assessore regionale Renato Chisso a Belluno. Un progetto di 800 milioni di euro, presentato ancora nell'agosto dell'anno scorso, che permetterebbe di prolungare, per intanto, il primo tronco dell'autostrada, in territorio bellunese. Gli altri due tratti raggiungerebbero rispettivamente il comune di Forni di Sopra e quindi Tolmezzo. Tratti in territorio friulano, per i quali si attende l'ok della Regione a statuto speciale. Ma, da voci veneziane, l'intenzione di cominciare per intanto la costruzione del primo tratto veneto dell'autostrada sarebbe di fatto un messaggio rivolto al Friuli per dare avvio alla sua parte dell'opera.
Che la Regione si stesse muovendo lo si era capito dalle stesse dichiarazioni dell'assessore Chisso, il quale aveva promesso che, se nulla si fosse mosso entro la fine dello scorso anno, ci avrebbe pensato Venezia a coordinare l'iniziativa. Così pare aver fatto Chisso, assumendosi la regia dell' operazione. Soddisfatti gli industriali bellunesi, che avevano finanziato insieme ai colleghi di Treviso, Pordenone e Udine, uno studio di fattibilità consegnato alle due Regioni, Veneto e Friuli. "Dallo studio - ricorda il presidente i Assindustria Belluno Valentino Vascellari - era emersa la compatibilità ambiantale e, soprattutto, che un'opera del genere si paga da sola. Se davvero si partirà con il tratto veneto, credo che anche il Friuli non dovrebbe porre problemi. Recentemente ho parlato con il nuovo presidente della Regione autonoma Tondo, il quale mi ha assicurato di essere favorevole al progetto. Tondo è tra l'altro di Tolmezzo e quindi il suo assenso è ancora più importante".Maurizio Dorigo


Macchietto è una metropoli! Dico io: non basterebbe il tratto Pian di Vedoia - Gardona, visto che da qui a Tai è tutta strada di buone caratteristiche e scorrevole? Evidentemente no...
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MattiaC
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[polemica gratuita ON] Si ma scusa...e la mafia del cemento di cosa vive?![polemica gratuita OFF] ... un plauso alle autorità tutte per questa utilissima et magnificentissima opera!
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Gazzettino di belluno di giovedì 3 luglio 2008

Fistarol critica l’attenzione del Governo all’infrastruttura
Tangenziale di Cortina «Non appare prioritaria»
Cortina

«Alla luce del pesante deficit infrastrutturale di cui soffre la provincia di Belluno, documentato anche dalle graduatorie che ci collocano agli ultimi posti in Italia, l'impegno e l'attenzione del governo risultano assolutamente insoddisfacenti. L'asse tangenziale di Cortina d'Ampezzo, che pure va considerato con favore, non pare davvero l'opera strategica cui dedicare risorse per dotare il Bellunese delle infrastrutture mancanti». Lo ha dichiarato ieri il senatore del Partito Democratico, Maurizio Fistarol.La tangenziale di Cortina d'Ampezzo è stata inserita nell'Allegato Infrastrutture al Documento di programmazione economica e finanziaria sulla base di una proposta avanzata dalla Regione Veneto, dopo un'istruttoria tecnica del ministero e dopo l'inoltro al CIPE. Tra l'altro, dal documento presentato dal governo, si ricava un notevole aumento della previsione del costo dell'opera, passata dagli originari 330 milioni di euro a 450 milioni di euro. Sull'Allegato Infrastrutture al Dpef si è svolta una serrata discussione nella Commissione infrastrutture del Senato di cui il senatore Maurizio Fistarol è componente. Ora l'allegato e tutto il Dpef passa al vaglio dell'assemblea di Palazzo Madama per il voto finale.
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Mentre continuano le affermazioni secondo le quali la tangenziale di Cortina è un progetto prioritario del governo centrale (probabilmente vive sulla propria pelle il problema a Ferragosto e a San Silvestro), dal Gazzettino di sabato 5 luglio 2008...

LONGARONE Il primo cittadino replica all’annuncio dell’assessore regionale che vorrebbe attendere fino al 2017
«A27, Chisso dica cosa vuole fare»
De Cesero: «Chiedo un incontro urgente anche a nome dei sindaci favorevoli all’autostrada»

«Longarone non può aspettare ancora dieci anni prima che si possa trovare una soluzione al traffico attraverso la variante o il possibile prolungamento autostradale». Così il sindaco di Longarone, Pierluigi De Cesero, risponde alle affermazioni dell'assessore regionale alla viabilità Chisso, il quale nei giorni scorsi aveva dichiarato che entro il 2017 la parte nord della provincia di Belluno dal punto di vista della viabilità sarebbe stata sistemata. «Auspico a questo punto un incontro con l'assessore che illustri, non solo attraverso la stampa, le intenzioni su uno dei temi più delicati della nostra provincia. Lo chiedo a nome dei sindaci del movimento a favore dell'autostrada. Ritengo sia giusto che l'assessore ci parli di quale sia la reale situazione e la programmazione futura. Lo faccio non con senso critico nei suoi confronti, ma con la responsabilità di chi deve dare delle risposte ai propri cittadini».
Da anni De Cesero sta portando avanti la sua battaglia per una soluzione alla viabilità e nei gironi scorsi ha inviato all'Anas la richiesta di sistemare l'accesso a sud di Fortogna attraverso la realizzazione di una rotonda che potrebbe da un lato smistare il traffico verso il paese con la messa in sicurezza per i veicoli, dall'altro fungere da rallentatore verso coloro che escono dalla frazione. «Siamo convinti in questo modo di dare maggior sicurezza ad un tratto dell'Alemagna che presenta un elevato grado di pericolosità», aggiunge De Cesero.
Il tema della viabilità è stato ieri al centro dell'attenzione per la presenza di un gruppo di quaranta studenti della Facoltà di architettura dello IUAV di Venezia, guidati dal professor Giovanni Campeol, che sono stati ricevuti dallo stesso De Cesero in municipio. Nel corso della giornata gli studenti hanno effettuato sopralluoghi sul territorio e la settimana prossima prepareranno degli elaborati con una serie di valutazioni e progettualità di impatto ambientale su un'eventuale prosecuzione del tratto autostradale di Pian de Vedoia. «E' stato un incontro molto proficuo che mi ha permesso di affrontare diversi temi legati a Longarone, all sua storia, alla sua rinascita e alla sua riqualificazione. Ai ragazzi ho ribadito la poszione della nostra amministrazione di totale apertura affinchè si trovi una soluzione, sia essa la variante all'Alemagna, peraltro già inserita nel piano triennale dell'Anas, sia l'autostrada». Roberto Padrin
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Dal Gazzettino di Belluno di domenica 6 luglio 2008

Ultimi giorni per il tratto A23 - A27
Atteso fra qualche settimana l’arrivo dell’assessore Chisso. Sempre vivo il "progetto Assindustria"

Quindici-venti giorni ancora per conoscere il futuro dell'autostrada bellunese.Entro fine luglio Renato Chisso, assessore alle Politiche della Mobilità e Infrastrutture della Regione Veneto, salirà in provincia per chiarire gli ancora molti dubbi legati alla realizzazione di un'infrastruttura, il collegamento tra A23 e A27, da molti considerata vitale e per la quale, come evidenziato dal nostro giornale nei giorni scorsi, un pool di imprenditori italiani ha già presentato il progetto finanziario.
Uun investimento in cambio di uno sfruttamento delle entrate dei pedaggi per una trentina d'anni.
A confermare l'ormai imminente annuncio di Chisso, al quale ieri proprio dalle pagine del Gazzettino si era rivolto il sindaco di Longarone sollecitando un chiarimento, sono fonti vicine all'assessorato regionale.Chisso dovrebbe così illustrare quella realtà già in essere e che corrisponde al progetto (4 miliardi di euro complessivi, 800 milioni di euro per il tratto Pian di Vedova e Macchietto), presentato a cura di Assindustria Belluno in collaborazione con le analoghe associazioni di Treviso, Pordenone e Udine nel luglio di un anno fa.
Il progetto prevede il prolungamento dell'autostrada fino a Macchietto e, di qui, il collegamento a Forni di Sopra e dunque a Tolmezzo.Un collegamento strategico che darebbe alla provincia di Belluno la possibilità di essere direttamente collegata ad un sistema trasportistico aperto verso le direttrici di maggior interesse sotto il profilo economico e turistico.Tecnicamente, si tratta di 80 chilometri di percorso, un terzo dei quali in provincia.Circa il 60 per cento è previsto in galleria. Pio Paolo Benvegnù, vicepresidente di Assindustria Belluno, non pare dare più di tanto peso né agli allarmi lanciati in questi giorni né ai ritardi nel comunicare le decisioni da parte della Regione Veneto.
«Credo che Galan e Chisso in questo periodo abbiano la mente distratta da altri problemi afferma il numero due degli industriali bellunesi, con chiaro riferimento alla guerra in corso tra Forza Italia e Lega in Regione e agli attacchi cui da più parti è fatto segno il governatore Noi di certo non molliamo, anche se le resistenze, come quelle degli ambientalisti, di certo non mancano».«Il progetto e gli imprenditori pronti a finanziarlo ci sono dice ancora Benvegnù e la sintonia con il presidente della Regione Friuli, Tondo, è piena. Credo che a breve anche la posizione della Regione Veneto si chiarirà. Del resto, non scopro io che i tempi della politica e quelli dell'imprenditoria non sempre collimano».Ilario Tancon
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Dal Gazzettino (edizione nazionale) di mercoledì 16 luglio 2008

A27 fino a Perarolo, i privati si candidano al progetto

Belluno NOSTRA REDAZIONE Finora gli annunci erano stati calorosi ma informali e prudenti. Ieri, invece, l'assessore regionale alla politiche della mobilità, Renato Chisso, ha affidato a un comunicato la notizia che il progetto per il battezzato "Passante Alpe Adria" ha fatto un altro passo avanti, perché la Commissione consigliare urbanistica e viabilità, presieduta da Tiziano Zigiotto, ha sdoganato la presentazione dell'assessore di un project financing per il prolungamento dell'autostrada A27 da Pian di Vedoia (Ponte nelle Alpi) a Pian de l'Abate di Caralte (Perarolo), dov'è prevista una connessione con la statale d'Alemagna. Poco prima, a Macchietto, uscirà la galleria sulla statale 51 che completa la rettifica del tracciato e che sarà percorribile dal prossimo 8 agosto.
Il progetto, a costo zero, porta la firma di una cordata di tre spa, colossi delle infrastrutture stradali: la Grandi lavori Fincosit di Roma, la Adria infrastrutture di Mestre e l'Impresa costruzioni ing. E. Mantovani di Mira. Non è detto che saranno loro a progettare, realizzare e gestire i pedaggi per quarant'anni. Come spiega Chisso, «la gara sarà europea e libera, perché in base alle nuove normative in vigore dall'agosto 2007 le tre società proponenti non godranno di alcun diritto di prelazione». È tra le prime opere italiane dopo la modifica delle norme, che ora dovrà seguire l'iter delle iniziative inserite nella legge obiettivo con l'approvazione del progetto preliminare da parte del Cipe.
La Regione sottolinea il fatto che questo progetto, che «rientra nella programmazione nazionale e regionale e nella previsione di corridoio di collegamento con l'autostrada A23» a Tolmezzo, è a costo zero per le casse pubbliche, ritenendola un'opera che si pagherà da sé. Quello presentato è il primo tronco di 20,7 chilometri, più della metà dei quali in galleria, con ponti e viadotti per 3,5 chilometri, per un costo stimato di 1200 milioni di euro. Sono previsti tre svincoli: Pian di Vedoia, dove oggi termina la bretella a nord del casello di Cadola, Longarone e Caralte. L'intero tracciato fino alla Carnia, che passerà in traforo sotto il passo della Mauria, costerebbe 500 milioni
[nota del forumista_ credo siano 500 miliardi], troppi per la finanza pubblica e comunque non ancora disponibili nemmeno da imprese. Il lato friulano, dunque, resta per ora un sogno.Su richiesta del consigliere di opposizione Franco Frigo, la commissione ha deciso di invitare a Venezia per un'audizione la Provincia e i Comuni interessati al tracciato: Soverzene, Longarone, Castellavazzo, Ospitale e Perarolo. Solo dopo la giunta regionale dichiarerà l'opera di pubblica utilità. Chisso parla di «clima favorevole da parte dei Comuni e della Provincia», «di risposte alla comunità veneta e alla sua economia», di «un migliore collegamento anche in vista dei futuri mondiali di sci a Cortina». Ma il presidente della Provincia, Sergio Reolo, avverte: «Dovranno essere sentiti tutti i Comuni, anche quelli del Cadore, dai quali con un lungo lavoro anche all'interno del Piano territoriale provinciale abbiamo ottenuto quanto meno di non opporsi al progetto». Flavio Olivo

E lo chimarono passante Alpe-Adria. Un'anima pia mi spighi cosa serve l'autostrada dalla Gardona a Caralte dopo il completo rifacimento della statale... Si limitassero a fare la tangenziale a Longarone e Casellavazzo, sarei pure favorevole.
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Biagio
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Le autostrade garantiscono pingui pedaggi, le tangenziali solo spese...
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Re: Avidità d'asfalto: rassegna stampa su autostrada A27-23

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L'irresistibile tentazione di fare una galleria sotto al San Boldo! Dopo la ferrovia ecco la strada. Riporto qui dove parliamo di asfalto per non aprire un'altra discussione, dal Gazzettino di Belluno di venerdì 13 febbraio 2009.

«In pianura con un tunnel sotto il San Boldo»
L’idea di Vascellari: «Da Trichiana a Cison per rompere l’isolamento di Valbelluna e Agordino»
Venerdì 13 Febbraio 2009,
Rompere l’isolamento della montagna bellunese collegando la Valbelluna al Trevigiano. Come? Attraverso un traforo sotto il San Boldo. E’ questa l’idea proposta ieri pomeriggio da Valentino Vascellari nel corso dell’intervento d’apertura dei lavori del convegno sull’agenzia per le montagna veneta.
«Non possiamo non ricordare ancora una volta come la provincia di Belluno, provincia interamente montana, sia al penultimo posto in Italia per dotazione di infrastrutture – ha detto il numero uno degli industriali Bellunesi –. La banda larga ancora non copre il 10 per cento dei comuni, le linee ferroviarie, che ci sarebbero, vengono scarsamente utilizzate da parte di Trenitalia che costringe i viaggiatori a scegliere tra rari collegamenti giornalieri per muoversi da o verso Venezia, da o verso Padova. Meglio sorvolare, poi, sull’incompiuta tratta da Feltre a Primolano. Sulle strade, invece – ha proseguito Vascellari – qualcosa di importante si sta facendo. Grazie anche al pressing che la nostra associazione ha sempre fatto, la Regione Veneto sta sostenendo il progetto di prolungamento della A27 fino a Rivalgo, alle porte del Cadore, e sta programmando, accanto all’Anas, una serie di interventi urgenti per mettere in sicurezza e migliorare la rete viaria interna».
Ma per il presidente di Assindustria Belluno si può fare di più. «Per la nostra montagna – ha aggiunto nel corso del suo intervento l’imprenditore cadorino – urge creare collegamenti facili e veloci con la prossima Pedemontana e ipotizzare un traforo stradale tra Cison di Valmarino e Trichiana, sotto il San Boldo, che dia opportunità di sbocco in pianura anche alla parte centrale della Valbelluna».
A margine dei lavori Vascellari è poi tornato sull’argomento. «Ho voluto lanciare una provocazione, un sasso nell’acqua – ha spiegato il presidente di Assindustria – Una provocazione, però, fondata. La Valbelluna, ma non solo, ha bisogno di rompere l’isolamento, ha necessità di collegamenti più veloci con la pianura e le sue direttrici, grandi o meno che siano. Il traforo del San Boldo potrebbe rappresentare una soluzione ottimale. I chilometri in galleria non sono poi molti, mentre i vantaggi che ne potrebbero derivare sono parecchi. Non solo le zone artigianali e industriali della Sinistra Piave potrebbero trarne beneficio, ma anche l’area di Sedico. E, guardando più a nord, come non riconoscere che anche l’Agordino potrebbe avere dei vantaggi?».
Al momento quella degli industriali è solamente un’idea allo stato embrionale. «Non ci sono studi o progetti – spiega Vascellari – Noi lanciamo la proposta, con la speranza che altri la raccolgano. Siamo disponibili a ragionare, confrontarci e, come abbiamo dimostrato in tante altre occasioni, come ad esempio per il collegamento tra A27 e A23, anche a impegnarci da un punto di vista finanziario».
I.T.
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Re: Avidità d'asfalto: rassegna stampa su autostrada A27-23

Messaggio da Biagio »

L'unico vero vantaggio che vedo da un traforo del S. Boldo è avvicinare la Valbelluna ai produttori di Prosecco!
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Re: Avidità d'asfalto: rassegna stampa su autostrada A27-23

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Sanktboldo-basistunnel !
:mrgreen:
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Re: Avidità d'asfalto: rassegna stampa su autostrada A27-23

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..peccato che questa bellissima e nuovissima idea risalga ai primi del '900 :? :? .. bah!
Mattia Centeleghe
L’anonimato è furfanteria letteraria, contro cui si deve subito gridare: “Se tu, furfante, non vuoi professarti autore di quel che dici contro altre persone, tieni chiuso il becco di calunniatore!”
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Re: Avidità d'asfalto: rassegna stampa su autostrada A27-23

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Signori, il Gazzettino di Belluno di mercoledì 7 ottobre 2009 ci ricorda che tra sette mesi si vota!

VIA LIBERA Nei prossimi giorni la convocazione in Provincia dei sindaci dei cinque Comuni
A27, c’è l’interesse pubblico
La giunta regionale fa ripartire il project financing per il prolungamento dell’autostrada
Il prolungamento della A27 ha superato la prova in giunta regionale, da ieri è opera di "interesse pubblico".
Lo aveva annunciato 15 giorni fa l’assessore alla mobilità Renato Chisso e dall’esecutivo è arrivato il via libera che rimette in campo il project financing del primo stralcio.
Ora si avrà la pubblicazione sul Bur cui seguiranno gli altri tre passaggi: il via libera del consiglio regionale, la valutazione di impatto ambientale e l’approvazione da parte del Cipe. Solo dopo si arriverà al bando di gara europea che porterà all’appalto. Sempre secondo Chisso, quest’ultimo è ipotizzabile «in un anno».
Intanto sul territorio due le consultazioni attivate dalla Provincia. Una, informale, la scorsa settimana con i sindaci dei comuni interessati: Ponte nelle Alpi, Longarone, Castellavazzo, Ospitale di Cadore e Perarolo di Cadore. L’altra nei prossimi giorni alla luce dell’approvazione dell’interesse pubblico.
Sul tavolo c’è un progetto preliminare presentato alla Regione dalle imprese "Grandi lavori Fincosit spa", "Adria Infrastrutture spa" e "Impresa di costruzioni ing. E. Mantovani spa" nel 2008 per un investimento preventivato di un miliardo e 200 milioni di euro a fronte di un prolungamento di 22 chilometri verso il Cadore, da Pian di Vedoia a Macchietto.
Comuni favorevoli al finanziamento privato ma in attesa di esaminare il progetto. «Non abbiamo ancora visto nulla» sottolinea infatti Pierluigi De Cesero, sindaco di Longarone per due mandati, attualmente consigliere d’opposizione in Provincia.
De Cesero chiede alla Regione «di dare una linea chiara e di portarla sino in fondo» ricordando che esiste ancora il progetto della variante elaborato dall’Anas. «Entrambe le infrastrutture sarebbero insostenibili - spiega - Il rischio è che ci troviamo con uno prolungamento della A27 che se non arriva almeno a Fortogna non risolve il problema e magari fra 10 anni anche il ritorno della variante».
Inoltre l’abbandono del progetto Anas solleva una questione economica. «La Variante avrebbe avuto un impatto ambientale insostenibile - ricorda l’ex sindaco - quindi bene il prolungamento, ma a condizione che i 52milioni assegnati per il progetto Anas rimangano al territorio. Potrebbero andare al tratto Tai-Cortina, o alla 251 verso la val di Zoldo, ad esempio».
E alla Regione un appello: «Se viene assunta una decisione sia risolutiva».
Da qualche parte si è fatto notare che la campagna elettorale per le regionali è partita e che sulla questione la prima conferenza interregionale si era tenuta nel gennaio del 2000. Va comunque dato atto a Chisso di aver tenuto il punto: «Questa - ribadisce - è la volta buona».


:shock: :shock: :shock:
Ma ora come fa la metropoli dI Macchietto a vivere senza un'autostrada?
La variante di Longarone ha un impatto ambientale insosteniblie? E allora che dire del prolungamento dell'autostrada?
Capostaz
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Re: Avidità d'asfalto: rassegna stampa su autostrada A27-23

Messaggio da Capostaz »

Mi auguro che tutto questo non pregiudichi o - peggio - vanifichi gli sforzi che sono statti fatti in tutti questi anni per un prolungamento ferroviario.
Scusate se mi arrabbio, ma i progretti (almeno quelli di massima) già ci sono e si sprecano. Volendo potremmo relizzare la Feltre - Primolano, la Calalzo - Cortina - Dobbiaco, la Calalzo - Cima Gogna.
Dobbiamo per forza dichiarare guerra all'Austria per vedere relizzate le nostre aspettative di un sistema di trasporto che abbia un impatto ambientale irrisorio, una sicurezza maggiore ed offra effettivamente lavoro??? :evil:
Gianni Giannelli
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Re: Avidità d'asfalto: rassegna stampa su autostrada A27-23

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Dal Gazzettino di Belluno di domenica 1 novembre 2009, relazionando sul consiglio comunale di Ponte nelle Alpi ci regala un titolo beffardo:

PROLUNGAMENTO AUTOSTRADA A27
Contrari all’opera la giunta De Menech e la Lega Nord
De Pra: «Si tratta di un treno da non perdere»

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Spenotto
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Re: Avidità d'asfalto: rassegna stampa su autostrada A27-23

Messaggio da Spenotto »

Proprio un treno di asfalto (visto che lo produce) :lol: :lol:
aln ha scritto:Dal Gazzettino di Belluno di domenica 1 novembre 2009, relazionando sul consiglio comunale di Ponte nelle Alpi ci regala un titolo beffardo:

PROLUNGAMENTO AUTOSTRADA A27
Contrari all’opera la giunta De Menech e la Lega Nord
De Pra: «Si tratta di un treno da non perdere»

Walter
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