Tangenziale di Cortina
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Dal Gazzettino di Belluno di domenica 15 aprile 2007
DISCUSSA DA DUE STUDENTI
Tesi di laurea sul progetto Anas per la variante all'abitato di Cortina
Cortina (N.M.) Katia Marsura e Michele Cagliani si sono laureati presentando una tesi che fa l'analisi e la critica propositiva del progetto infrastrutturale Anas della variante all'abitato di Cortina che manifesta la volontà di risolvere le notevoli criticità del tessuto viario cittadino. Lo studio di tesi è stato suddiviso in più parti. La prima descrittiva e di inquadramento; la seconda riguarda le analisi del territorio e ce n' è una terza dove vengono affrontate le ipotesi alternative d'intervento. «E' stato possibile evidenziare gli aspetti negativi e carenti risultanti dallo studio del progetto Anas», precisano i neodottori. «Vengono evidenziati gli elementi di pregio e i punti di debolezza attraverso cui, in un successivo momento, è possibile costruire un'analisi critica al progetto infrastrutturale». Secondo i due giovani, dal punto di vista ambientale e paesaggistico, la realizzazione del tracciato comporta, innanzitutto l' interruzione di connessioni ecologiche, la distruzione di habitat e biotopi di grande valenza e sensibilità, caratterizzati da un'elevata criticità ecologico-ambientale. Si tratta di aree di interesse naturalisto come la zona umida di Noulù, il lago Marzo, ed il bosco in località Fraina, la zona umida del Pisandro di Fiames, il biotopo lungo le sponde del Boite. E il progetto va a anche a modificare la percezione visiva del paesaggio ed altera le caratteristiche estetiche del territorio. Tra l'altro comporta anche la sottrazione di vegetazione, di rarità di specie botaniche e faunistiche correlate. Nello studio, Marsura e Cagliani considerano anche un aspetto di notevole importanza e non inserito nel progetto, ovvero la localizzazione delle aree di cantiere, previste in zone destinate a pascolo e prato, quale ad esempio la famosa passeggiata di Convento, per la quale tra l'altro va ricordato esiste un progetto di realizzazione della "Via di S. Francesco" con l'installazione di 14 Stazioni. Dall'analisi emergono i reali problemi viabilistici che affliggono Cortina che non è interessata da un traffico veicolare di transito di lunga percorrenza, ma bensì da un turismo di tipo stagionale. La popolazione residente che in base al censimento Istat 2001 è pari a 6.085 persone, viene incrementata, anche se per un pur limitato periodo, fino a raggiungere le 35.000 unità. E qui si discute la cronica mancanza di parcheggi auto. Ma tutto ciò non giustifica in alcun modo, secondo la tesi, l'ipotesi di una infrastruttura che bypassa l'ambito urbano, ritenuta per lo più sovradimensionata e non risolutiva. E propongono la realizzazione di una circonvallazione ridotta in galleria e l'adeguamento di un asse viario esistente, intervento volto a veicolare il traffico di lunga percorrenza al di fuori dell'abitato di Cortina. Una prima riflessione che ha portato all'idea di adeguamento-progettazione dell'assetto stradale è stata quella di imporre una separazione necessaria al traffico automobilistico (pesante e non) di attraversamento da quello destinato al centro città o agli impianti sciistici di penetrazione. Un intervento complementare riguarda la riorganizzazione e l'ampliamento di due aree di parcheggio, attualmente esistenti e l' inserimento di un people mover, per scoraggiare l' uso del mezzo privato e incentivare l'utente a raggiungere gli impianti di risalita o l'abitato di Cortina a piedi o con l'uso del mezzo pubblico. [/i]
DISCUSSA DA DUE STUDENTI
Tesi di laurea sul progetto Anas per la variante all'abitato di Cortina
Cortina (N.M.) Katia Marsura e Michele Cagliani si sono laureati presentando una tesi che fa l'analisi e la critica propositiva del progetto infrastrutturale Anas della variante all'abitato di Cortina che manifesta la volontà di risolvere le notevoli criticità del tessuto viario cittadino. Lo studio di tesi è stato suddiviso in più parti. La prima descrittiva e di inquadramento; la seconda riguarda le analisi del territorio e ce n' è una terza dove vengono affrontate le ipotesi alternative d'intervento. «E' stato possibile evidenziare gli aspetti negativi e carenti risultanti dallo studio del progetto Anas», precisano i neodottori. «Vengono evidenziati gli elementi di pregio e i punti di debolezza attraverso cui, in un successivo momento, è possibile costruire un'analisi critica al progetto infrastrutturale». Secondo i due giovani, dal punto di vista ambientale e paesaggistico, la realizzazione del tracciato comporta, innanzitutto l' interruzione di connessioni ecologiche, la distruzione di habitat e biotopi di grande valenza e sensibilità, caratterizzati da un'elevata criticità ecologico-ambientale. Si tratta di aree di interesse naturalisto come la zona umida di Noulù, il lago Marzo, ed il bosco in località Fraina, la zona umida del Pisandro di Fiames, il biotopo lungo le sponde del Boite. E il progetto va a anche a modificare la percezione visiva del paesaggio ed altera le caratteristiche estetiche del territorio. Tra l'altro comporta anche la sottrazione di vegetazione, di rarità di specie botaniche e faunistiche correlate. Nello studio, Marsura e Cagliani considerano anche un aspetto di notevole importanza e non inserito nel progetto, ovvero la localizzazione delle aree di cantiere, previste in zone destinate a pascolo e prato, quale ad esempio la famosa passeggiata di Convento, per la quale tra l'altro va ricordato esiste un progetto di realizzazione della "Via di S. Francesco" con l'installazione di 14 Stazioni. Dall'analisi emergono i reali problemi viabilistici che affliggono Cortina che non è interessata da un traffico veicolare di transito di lunga percorrenza, ma bensì da un turismo di tipo stagionale. La popolazione residente che in base al censimento Istat 2001 è pari a 6.085 persone, viene incrementata, anche se per un pur limitato periodo, fino a raggiungere le 35.000 unità. E qui si discute la cronica mancanza di parcheggi auto. Ma tutto ciò non giustifica in alcun modo, secondo la tesi, l'ipotesi di una infrastruttura che bypassa l'ambito urbano, ritenuta per lo più sovradimensionata e non risolutiva. E propongono la realizzazione di una circonvallazione ridotta in galleria e l'adeguamento di un asse viario esistente, intervento volto a veicolare il traffico di lunga percorrenza al di fuori dell'abitato di Cortina. Una prima riflessione che ha portato all'idea di adeguamento-progettazione dell'assetto stradale è stata quella di imporre una separazione necessaria al traffico automobilistico (pesante e non) di attraversamento da quello destinato al centro città o agli impianti sciistici di penetrazione. Un intervento complementare riguarda la riorganizzazione e l'ampliamento di due aree di parcheggio, attualmente esistenti e l' inserimento di un people mover, per scoraggiare l' uso del mezzo privato e incentivare l'utente a raggiungere gli impianti di risalita o l'abitato di Cortina a piedi o con l'uso del mezzo pubblico. [/i]
...e polka polka polka / e polka la misera, / de zente ghe nè tanta, / anca de zente seria / che sa la diferenza / che lè tra l far e l dir, / ghe nè chi inveze sa / po-co tra far e molto tra dir!
...e occhio all'assonanza con contraffare e tradire.
...e occhio all'assonanza con contraffare e tradire.