OGGI LE COMICHE

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Saif
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OGGI LE COMICHE

Messaggio da Saif »

In realtà sarebbe “Ieri le comiche”, ma il titolo non renderebbe allo stesso modo. Una breve premessa: questa settimana che si va a concludere, ho avuto parecchio da fare sia a Belluno che a Udine, tanto che ho dovuto fare l’abbonamento del treno visti i numerosi viaggi da fare, e per la cronaca, solo nel ritorno di mercoledì pomeriggio non ho affrontato ritardi.

Ieri è stata una giornata indimenticabile: arrivato a Conegliano con l’11117, decido di azzannare il panino che mi sono portato come pranzo, naturalmente stando in stazione per monitorare la situazione. Dopo alcuni minuti, dal sottopassaggio noi viaggiatori in attesa iniziamo a sentire delle vere e proprie detonazioni; incuruiositi, una decina di noi si affaccia alle scalinate, ed può vedere un ragazzo, che mi viene difficile descrivere, con catene, capelli alla ti raccomando, braghe rotte, giacca in cuoio, piercing ovunque eccetera, che prende vigorosamente a calci il cestino del sottopassaggio pedonale medesimo. Evidentemente non del tutto consapevole delle sue azioni (a occhio si è fumato anche sua nonna), si butta per terra ed inizia a rotolarsi emettendo strani versi. Allarmato, e al tempo stesso indispettito per un tentativo di danneggiamento della cosa pubblica (molti di voi mi conoscono), mi precipito alla Polfer, notando che il disgraziato è accompagnato da due candide ragazze conciate allo stesso modo, che in quel mentre si recano nel sottopasso a recuperarlo. Arrivato dinanzi l’ufficio della Polfer, ho incontro un poliziotto e un altro personaggio, che alla mia segnalazione dice: “Ma chi, quei ragazzi con le catene? Ma non fanno niente di male!” (e poi non ci lasciano fare foto). Il poliziotto comunque li raggiunge, ma col massimo della discrezione si gira verso di me chiedendomi: “Sono questi qua?” Li vedevi distante un chilometro che erano loro, che bisogno c’era, comunque annuisco, nella speranza arrivi presto il treno (iR2250), che quasi contemporaneamente viene annunciato con 10 minuti di ritardo. A quel punto, poiché dopo 5 minuti sono già stati identificati e di nuovo sul marciapiede che mi guardano non male, di più, comincio a preocuparmi, ma alla fine si avviano al binario 2, sul cui marciapiede nuovamente si sdraiano, sotto gli occhi incuriositi degli altri viaggiatori.

Viaggio di ritorno: causa sciopero degli autobus, riesco a recuperare un passaggio e farmi portare in stazione, dove prendo il 2853, e fin qui non c’è niente da dire. Arrivato a nuovamente a Conegliano, dovrò attendere l’11138, che non viene annunciato, ma dopo una ricognizione ai monitor vedo segnalato con 12 minuti di ritardo. Ritorno al marciapiede, ma saranno appena le 18.30, quindi c’è ancora da aspettare. Al binario 3, come sempre, sono fermi un binato di 1200 R, e un TAF, questo secondo giunto alle 17.59 come 5986, tutti e due chiusi e inattivi. Sento dei colpi, e non capisco da dove provengano; mi guardo intorno, invitando il collega che mi acompagna a scorgere la causa, ma non capiamo. I rumori continuano, finchè nella prima porta del TAF, oramai fermo da più di 30 minuti, riesco a scorgere la sagoma di un signore che evidentemente si era appisolato, rimasto imprigionato all’interno. Avverto i dirigenti movimento in perfetto dialetto, i quali in altrettanto perfetto dialetto, e con alcune note colorite in più, iniziano ad inveire contro il capotreno che chissà dove sarà andato, ma uno di loro si sacrifica e va ad aprire il TAF per far scendere il poveretto, somigliante al presidente della RAI, che viene tra l’altro ad aspettare l’11138…

Arriva l’11138, stavolta non con le X, saliamo, e ci avviamo per il Fadalto. Capotreno è quello che di solito fa gli speciali a vapore, e va tutto bene, forse recuperiamo anche qualche minuto, con la 1107 titolare spremuta per benino. In Alpago, la mattina avevo notato che stavano tagliando l’erba sugli ex binari 1 e 2, quindi sporgo la testa dal finestrino per controllare meglio; sotto di me, sul marciapiede, un anziano, che guarda verso la coda del treno con le braccia aperte: il suo nipotino di 5-6 anni sta correndo verso di lui, sempre a braccia aperte, è una di quelle tipiche scene che in stazione avremo visto decine di volte, ma l’epilogo è diverso. Il bambino, giunto a circa un metro dal nonno spicca un salto per salirgli in braccio, e il nonno abbozza un giro su se stesso come spesso si fa coi bambini, ma la manovra finisce male, ed entrambi ruzzolano rovinosamente a terra, per fortuna non sotto al treno. Visto che non si sono fatti niente, stento a trattenere le risate, e quindi mestamente chiudo il finestrino, facendo calare il sipario su una giornata in cui sarebbe veramente stato opportuno avere con se una bella cinepresa…
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aln
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Messaggio da aln »

Sempre appassionanti i racconti di Rudy dei suoi viaggi in treno! meriterebbero un'antologia!
Purtroppo la situazione di "degrado dei frequentatori" della stazione (sia dei treni sia delle autolinee) di Conegliano è cosa risaputa. Qualche tempo fa sembrò che la stessa sorte stesse toccando pure alla stazione di Vittorio ma per il momento l'abbiamo scampata.
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MattiaC
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Messaggio da MattiaC »

Beh avventura incredibile e...ancora più incredibile il comportamento della polfer che, se ti vede fare una foto ti porta in questura e che se vede certi elementi si comporta così come ha fatto!è VERGOGNOSO!!! :evil:
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