Torno a scrivere delle mie avventure ferroviarie per raccontarvi del treno più scombinato del mondo. Il Treno di bambù, a Battambang, Cambogia, da dove sono appena tornato. Percorre un tratto di 10 km della ferrovia a scartamento metrico verso la capitale Phnom Pen, abbandonata da oltre tre annni per le sue condizioni disastrose. La gente del posto però ha saputo adattarla alle proprie esigenze per spostarsi verso le risaie, nella jungla o in altri paesetti, e per trasportare un po' di tutto.
Percorrono la ferrovia dei carrelli formati da due assili ridottissimi, sui quali viene semplicemente appoggiata una piattaforma di bambù.
Sulla parte posteriore si sistema un motore da motozappa o altra macchina agricola, che trasmette il movimento con una puleggia agganciata all'asse. Unico comando l'acceleratore. Il pieno con una bottiglie di benzina di quelle che vendono nella bancarelle - distributore, e via! Senza bisogno di autorizzazioni o moduli vari.
Il "treno" prende velocità, fino a sfiorare i 50 all'ora, e l'assenza di sospensioni manda gran botte ai nostri fondoschiena, appoggiati sulla piattaforma. Il binario infatti è sconnesso, l'allineamento è approssimativo ed a certe giunzioni delle rotaie ci sono buchi paurosi. Ma è un viaggiare emozionante, con intorno i contadini che lavorano nelle risaie, o lo scenario della jungla. E l'aria rende meno insopportabile la calura.
La linea è molto frequentata, anche se non c'è il benché minimo sistema di sicurezza: si carica il "treno" sulle rotaie e via!
Ma all'orizzonte si profila un altro carrello che arriva in direzione opposta. Non ci sono certo binari d'incrocio o semafori: cosa fare? La soluzione è semplice: si toglie uno dei due treni dal binario, quello con meno persone, ovviamente. E il macchinista incrociante aiuta il collega.
Gli altri "treni" hanno così via libera. Sono carichi di abitanti dei villaggi che vanno a una festa religiosa: ci salutano con classico inchino a mani giunte, con gesti festosi, con grandi sorrisi. I cambogiani sono persone gentilissime e di una calma invidiabile.
Il viaggio finisce alla prima stazione: si riconosce l'edificio e si vede lo spazio per il binario d'incrocio, non più esistente. Le bancarelle vendono le solite mercanzie, i bambini offrono robette a one dollar.
Il viaggio di ritorno è identico all'andata, con numerosi incroci.
Entro due anni, ci dice la guida, il governo conta di riattivare la linea, come sta già facendo dall'altra parte di Battambang, verso il confine con la Thailandia. E il Treno di bambù sarà solo un ricordo!
Buoni viaggi a tutti
Dino Biesuz
[viaggio] Cambogia: il treno di bambù
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[viaggio] Cambogia: il treno di bambù
Ultima modifica di Biagio il ven ott 04, 2013 21:44, modificato 6 volte in totale.
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Re: Incontri a Berlino
Complimenti per il viaggio che hai fatto! Mi ero già imbattuto in quella curiosa ferrovia col suo pittoresco esercizio razzolando nella rete, guardando e riguardando i video pubblicati.
...e polka polka polka / e polka la misera, / de zente ghe nè tanta, / anca de zente seria / che sa la diferenza / che lè tra l far e l dir, / ghe nè chi inveze sa / po-co tra far e molto tra dir!
...e occhio all'assonanza con contraffare e tradire.
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Re: Incontri a Berlino
Cario DIno, complimenti anche da parte mia! Ogni anno ormai ci stupisci con i tuoi viaggi in cui non manca mai un po' di ferrovia!
Bel viaggio, ottimo racconto e belle foto!! Continua così!!
Bel viaggio, ottimo racconto e belle foto!! Continua così!!
Mattia Centeleghe
L’anonimato è furfanteria letteraria, contro cui si deve subito gridare: “Se tu, furfante, non vuoi professarti autore di quel che dici contro altre persone, tieni chiuso il becco di calunniatore!”
Arthur Schopenhauer
https://twitter.com/trenibelluno
L’anonimato è furfanteria letteraria, contro cui si deve subito gridare: “Se tu, furfante, non vuoi professarti autore di quel che dici contro altre persone, tieni chiuso il becco di calunniatore!”
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Re: Il treno di bambù
Mi sono imbattuto adesso in questo resoconto di fantaferrovia.
E' proprio vero che l'ingegno fa fare qualsiasi cosa. C'è il binario, ci metti i mezzi, la stazione e la ferrovia è fatta.
Certo, il raddoppio risolverebbe un po' i problemi degli incroci in piena linea
E' proprio vero che l'ingegno fa fare qualsiasi cosa. C'è il binario, ci metti i mezzi, la stazione e la ferrovia è fatta.
Certo, il raddoppio risolverebbe un po' i problemi degli incroci in piena linea
In Italia ci sono due tipi di matti: quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare le Ferrovie dello Stato (G. Andreotti)
Re: Il treno di bambù
Esemplare storia di persone che hanno saputo arrangiarsi con quello che avevano e fatto nascere qualcosa di buono dalle ceneri di un fallimento....
Speriamo che qui da noi (specialmente dopo le recenti promesse di impegno) non si arrivi mai a questa pittoresca soluzione però
Speriamo che qui da noi (specialmente dopo le recenti promesse di impegno) non si arrivi mai a questa pittoresca soluzione però