[viaggio] Bici + treno estate 2012, Germania e Rep. Ceca

Esperienze di viaggio turistiche nazionali e non...

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lucam91
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Re: Viaggio bici+treno estate 2012, Germania e Rep. Ceca

Messaggio da lucam91 »

non ho capito un particolare, questa è una linea ferroviaria turistica o di linea? viene fatta con treno a vapore giornalmente o è tipo un treno storico?
Sempre molto bello e ben fotografato il tuo viaggio! :wink:
Luca Mazzucco - lucam91
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Re: Viaggio bici+treno estate 2012, Germania e Rep. Ceca

Messaggio da e550 »

Effettua servizio normale di linea ma la valenza è principalmente turistica.
La tratta Wernigerode - Drei Annen Hohne - Brocken è esercitata quasi esclusivamente a vapore, il treno a vapore in servizio ordinario è la principale attrazione turistica di questa località.
La tratta Nordhausen - Eisfelder Talmuhle - Drei Annen Hohne ha solo due coppie a vapore, e la Quedlimburg - Eisfelder Talmuhle è servita da automotrici.
Fra Nordhausen e Ilfeld ci sono pure i tram di Nordhausen, che viaggiano per alcuni km con alimentazione a batteria.
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Ritorno a Sonneberg.

Messaggio da e550 »

8/ Si torna indietro.

Oggi ritornerò a Sonneberg.
Non intendo proseguire lungo la pianura sebbene da qui la strada verso Dresda e Praga sia più breve, ho lasciato troppe cose in sospeso, me ne sono andato via un po' troppo frettolosamente.

Acquisto un Sachsen-Ticket, che mi permette di girare tutto il giorno tra Sassonia e Turingia, così da Halberstadt prendo un treno per scendere a Oberhof.

Due foto di Halberstadt, sempre bella da vedere anche se il lunedì mattina è praticamente impossibile vedere qualcosa dall'interno.
Questa regione è caratteristica per lo stile romanico fortificato, le chiese sono realizzate con una imponente facciata ornata da due alte torri.
Ad Halberstadt sono assai slanciate e raffinate, mentre quelle che si possono incontrare nei piccoli paesi sembrano delle vere e proprie fortezze.

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Eccomi in stazione.
Già, la stazione, tre anni fa era un cantiere, tutto per aria.
Oggi è tornata com'era, perlomeno all'esterno, dentro è tutta nuova.

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Il primo cambio è a Magdeburg, poi cambio per Erfurt e lì per Oberhof.
Il treno è quasi vuoto, notare la luminosità degli interni, grazie ai grandi finestrini.

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Magdeburgo, cambio al volo, pochissimi minuti per la coincidenza.

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Erfurt, devo aspettare "un po'", circa 20 minuti.

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Quando vedo queste soluzioni mi arrabbio.
Non verso i tedeschi, verso gli italiani.
Perché in stazione il terzo binario centrale permette il disimpegno dei convogli che possono partire senza ingombrare i binari di servizio viaggiatori, perché un marciapiede può ospitare due treni e così la stazione garantisce un numero doppio di treni con gli stessi binari, perché là in mezzo può transitare qualcosa che non ferma, perché si può fare il salto macchina senza bloccare mezza stazione, perché...
Fallo capire a quelle teste di legno di RFI, fallo capire... loro ti ripeteranno che è pericoloso.
Difatti a Erfurt ci sono migliaia di morti l'anno per scontri ed eventi catastrofici.
Bah!

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Si, ma perché parte così?
Semplice, sul binario c'è un altro treno.

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Rieccomi a Oberhof.

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Qui il servizio non è del tutto cadenzato, la base è biorario, vale a dire che ogni due ore c'è un treno dello stesso tipo.
Ma la cadenza è di fatto ben più stretta perché sono treni rapidi RegioExpress e regionali della STB si alternano uno ogni ora, con l'aggiunta dei rinforzi per le fasce pendolari.
Così il servizio cammina dalle 4.47 del mattino fino a mezzanotte e quarantanove.
Non siamo in una grande metropoli, siamo in mezzo alle montagne della Turingia, in una stazione a 4 km dal paese più vicino, linea a trazione Diesel solo parzialmente a doppio binario.
Cari Chisso, Zaia, Reolon, Bond, Toscani... andiamo a fare il Rennsteig? Con il Thuringen Ticket vi costa solo 6,60 euro a testa viaggiare per tutto il giorno, da quste parti.
E vale in Turingia, Sassonia e Sassonia-Anhalt.
E pure il Sachsen-Ticket vale in Turingia e Sassonia-Anhalt, eccetera eccetera.
E nel fine settimana vale dalle 00 alle 03 del giorno dopo.
E se ti porti un figlio o fratello con meno di 15 anni, viaggia gratis.
E le bici viaggiano gratis.
E... la Turingia, la Sassonia, la Sassonia-Anhalt messe insieme sono più grandi del Veneto, hanno più ferrovie, e sono molto più povere...

Dimenticavo... come si raggiunge Oberhof se è a 4 km da questa stazione? Semplice, con il bus che parte in coincidenza con i treni e arriva in tempo per prendere il treno.
Non serve un biglietto a parte, il Thuringen Ticket vale in tutte le aziende associate nei "Verkehrsverbund" (consorzi di imprese di trasporto locale) del Libero stato di Turingia (e della Sassonia, e della Sassonia-Anhalt...) in quanto è un biglietto UNICO INTEGRATO, un abbonamento giornaliero all'intera rete del trasporto pubblico Statale o Regionale che dir si voglia.


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Non faccio molta strada in bici, sono qui per un motivo ben preciso.
Andare a "funghi", e ne trovo ancora. :mrgreen:
Così a Zella-Mehlis spedisco un pacchettino (18 kg :mrgreen:) verso casa e riprendo il treno, verso Grimmenthal e Sonneberg.

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A Grimmenthal altro cambio, in un posto che è in mezzo alla campagna.
Ma qui si fa "nodo" per Sonneberg, Eisenach e Wurzburg.
Dimenticavo... la relazione Erfurt - Wurzburg è effettuata con pendolini Diesel Vt612, ma la linea da Schweinfurt in giù è elettrificata.
Mica ti fanno cambiare treno.

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A Grimmenthal non ci sono sottopassaggi, opere ciclopiche o altro.
Il binario di transito è separato, i binari di servizio viaggiatori hanno il marciapiede alto, vi si accede per un passaggio a raso.
E qua c'è un treno ogni ora per ogni direzione, visto che incrociano tre linee abbiamo sei treni ogni ora.
Non vedo un cimitero pieno di croci dei caduti travolti dal treno.

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L'allestimento del treno, il "solito" RegioSprinter, è molto più lussuoso di quello spartano e denso della Agilis.
I sedili sono degni di una prima classe, in velluto, imbottitura abbondante, comodi, ampi.

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La linea che raggiunge Sonneberg è quanto di più secondario si possa immaginare.

I primi 40 km, da Grimmenthal a Eisfeld sono lungo la Werrabahn, oggi secondaria a semplice binario, ma un tempo linea principale tra Eisenach e Coburgo, spezzata dalla divisione della Germania.

A Hildburghausen si fa incrocio, i macchinisti si scambiano documenti e la "pistola laser" per azionare i PL.

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Da Eisfeld a Sonneberg si percorre la Hinterlandbahn.
Costruita tra notevoli difficoltà di tracciato ed economiche, aperta nel 1910, nel 1945 perse importanza perché la divisione della Germania aveva bloccato il transito principale tra Sonneberg e Coburg.
Dopo la riunificazione le pessime condizioni della linea, i lunghi tempi di percorrenza (62 minuti per 33 km) e lo scarso traffico ne decretarono la chiusura nel 1997.
Il Libero Stato di Turingia acquisì la linea, eseguì importanti lavori di ammodernamento, diede in gestione l'infrastruttura alla DB-Netz (gestore della rete statale) e la riaprì nel 2002.
La velocità massima di esercizio è di 60 km/h, ma i mezzi impiegati permettono di garantire la percorrenza in 42 minuti.
Dunque: la ferrovia è di proprietà della Turingia, la manutenzione è della DB-Netz e i treni sono della Sud-Thuringer-Bahn, compagnia privata con sede a Meiningen.
Così si fa da queste parti.

E' zeppa di passaggi a livello, molti incustoditi senza barriere e segnali luminosi, solo croci di S. Andrea.

A Rauenstein c'è la "sorpresa".
La linea scende lungo un fianco della valle con una pendenza del 28 per mille, passa il fondo e risale.
Impossibile realizzare una curva adatta, quindi si fa il regresso.
Con scambi tallonabili! Ovvero, il treno entra dritto perché lo scambio si sposta da solo quando lo prende "a rovescio", mentre quando esce passa sull'altro binario perché preso "di punta" lo fa deviare.
Non serve nessuna persona per manovrare o presidiare questo posto.
Da noi, sulle linee secondarie, li hanno eliminati.
C'è giusto il tempo di un paio di foto, perché si resta fermi per tre minuti esatti; il cambio banco, compreso lo spostamento del macchinista non comporta più di due minuti di perdita di tempo.
E poi via, di nuovo.
Con la vecchia gestione qui si perdevano 12 minuti per il "salto macchina"; da noi 12 minuti a volte non bastano per il cambio banco, perché c'è sempre qualcosa che non funziona...

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A Sonneberg scendo, mi sistemo e poi torno in stazione.
Perché in realtà un pezzo di questo treno prosegue per Neuhaus am Rennweg e, visto che il biglietto è ancora valido, dopo cena ripiglio il treno e mi faccio il giro fin su.

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Anche stavolta me lo faccio in cabina, il treno viaggia con il solo macchinista, niente controllore o altro.
Anche stavolta il macchinista, incuriosito dalla mia curiosità, mi invita a sedere al suo fianco.

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Ripercorro in treno la zona che avevo attraversato in bici il terzo giorno, così vedo come fanno con gli altri due regressi che ci sono, a Lauscha e Ernstthal am Rennsteig.
Come fanno? Come prima.
Tre minuti e si riparte, treno fermo non porta gente, mica son qua per far girare i trenini sul plastico!
Dalla cabina vedo anche altre cose interessanti. :mrgreen:

A Neuhaus il tabellone delle partenze è eloquente.
Il treno cammina dalle 4.23 alle 22.10, da Sonneberg il servizio comincia alle 4.46 e termina alle 21.46.
L'incrocio è solitamente a Lauscha.
Le prime e le ultime corse sono scadenzate per favorire i pendolari, poi la cadenza è rigorosamente oraria.
Diciannove coppie di treni che servono un paesello (così li definiamo in Italia) di 5500 abitanti.
Il biglietto A/R costerebbe 11,40 euro, ma 5 persone con il Thuringen-Ticket spendono solo 6,60 euro a testa, viaggiano tutto il giorno e possono pigliare il bus e proseguire per dove vogliono.
Veramente costa caro viaggiare in Germania?

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Buonanotte.

8/ Continua.
Ultima modifica di e550 il ven nov 22, 2013 20:50, modificato 4 volte in totale.
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Re: Viaggio bici+treno estate 2012, Germania e Rep. Ceca

Messaggio da e550 »

9/ Tra Neuhaus e Grafenthal.

Che cosa ho visto la sera prima?
Eh...
Ma prima ancora qualche parola su questa zona.
Dopo la chiusura della Cortina di Ferro da Sonneberg si poteva raggiungere il resto della DDR solo tramite la ferrovia che si arrampicava quassù.
A Ernstthal scendeva attraverso Grafenthal fino a Probstzella, da dove si proseguiva per Saalfeld, Lipsia e Berlino.
La diramazione per Neuhaus fu chiusa già nel 1968.
Una ripresa parve esserci dopo il 1973, quando la zona di Sonneberg non venne più dichiarata zona di confine chiusa e il turismo potè raggiungere l'altopiano del Rennsteig.
La riunificazione rappresentò il colpo di grazia: la fine di molte industrie, la cessazione del traffico merci, la motorizzazione, la riapertura delle vie di comunicazione più dirette, decretarono la chiusura nel 1997 della linea tra Ernstthal e Probstzella, ormai in condizioni precarie di manutenzione.
Anche il resto della linea, nonostante lavori di risanamento, fu chiuso nel 1999, i treni erano desolatamente vuoti.
Perché?
Perché il capoluogo, Neuhaus, non era collegato dalla ferrovia; inutile tenerla aperta fino a Lauscha, a metà strada.
Ma anche qui la Turingia divenne proprietaria della linea, la ammodernò e nel 2002 la riaprì fino al capolinea di Neuhaus.
Dopo quasi 35 anni la ferrovia tornava a servire Neuhaus.
I treni sono i RegioShuttle 650 nell'allestimento da 71 posti a sedere.
Il numero di viaggiatori sulla linea ha abbondantemente superato le previsioni iniziali.

Così riprendo il treno e salgo fino a Neuhaus, da dove scenderò nuovamente facendo qualche sosta oportuna.

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Cerco di scendere lungo la ferrovia, perché avevo notato qualcosa.
E così trovo più di uno scorcio panoramico.

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Questo viadotto è stato completamente ricostruito per consentire al treno di arrivare fin lassù, a quasi 900 metri di quota.
Forse la foto sarebbe stata più bella con un ponte ad archi, ma va bene così.
Si realizzano le opere finalizzate al servizio.
Da noi... si fanno opere e si chiudono le linee.
C'è poco da parlar male dei tedeschi, guardiamo come ci comportiamo a casa nostra prima di criticare gli altri.

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Ecco che cosa cercavo.
Qui, molti anni fa, quando la Stasi e la Volkspolizei non facevano ormai più paura, quando anche un palo di legno era un oggetto prezioso, quando non c'erano soldi per acquistare materiali da costruzione e la ferrovia era abbandonata a sé stessa, si sono portati via i pali, segati alla base e appena sotto alle mensole.
A me interessa il resto, non serve nemmeno far fatica, basta raccogliere, e c'è un po' di tutto: pezzi originali del primo equipaggiamento, rimpiazzi di epoca postbellica della prima DDR, rimpiazzi anni '80 fabbricati in Bulgaria.

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In paese riesco a trovare una scatola bella capiente, un bel po' di cartone per l'imballaggio e la spedizione.

Intanto gustatevi la vista su Lauscha.

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Scendendo a valle...

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... ne trovo ancora.
Ce ne sono dappertutto, ai piedi del rilevato.

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Non ritorno a Sonneberg, scavalco le colline per scendere a Heinersdorf, dove è conservato un pezzetto del muro, ormai quasi completamente eliminato.

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Qui passava il confine, qui hanno lasciato una piccola testimonianza.
L'acqua poteva passare, la gente no.
Anche i fiumi e i torrenti erano stati sbarrati con un incredibile sisitema di sbarramenti, griglie, reticolati.

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Un pezzetto del muro ricorda la divisione.
Di qua era Ovest, di là Est.
Di qua sono in Baviera, di là in Turingia.
Per fortuna qua e là una testimonianza è rimasta. Il terribile passato forse noi non lo possiamo capire, qui è prevalsa la voglia di dimenticare, quindi si è eliminato tutto e il poco che resta non può minimamente rendere l'idea.
La DDR era, in pratica, un unico, ininterrotto campo di prigionia.

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Questa è sempre stata zona di confine, questo antico forte sulla strada per Saalfeld lo testimonia.

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Rientro in Turingia, la meta di oggi è Probstzella.
Da lì piglierò un treno verso Dresda, ma domani, perché è tardi ed è il caso di trovare un posto per dormire.

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Solo che... non c'è traccia di alloggi, questo è un luogo di transito dove le uniche presenze sono queste due locomotive che aspettano il loro treno, per spingerlo su verso il passo che conduce a sud.
O prendo il treno e vado fino a Saalfeld, o mi sposto nei dintorni dove pare che ci sia qualche alloggio.

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Trovo una sistemazione a Gebersdorf, lungo la valle di Grafenthal, in comoda e fin troppo tranquilla posizione.
Mi sa che domani partirò un po' tardi per Dresda... :mrgreen:

Percorso di oggi: http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=15939

9/ Continua.
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Re: Viaggio bici+treno estate 2012, Germania e Rep. Ceca

Messaggio da e550 »

10/ Si va a Dresda, ma prima...

Prima di tutto una foto al posto dove ho dormito.
L'unico alloggio in zona, ma ci tornerei subito.

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E poi non posso non dare un'occhiata alla ferrovia, ci sono certi alberi dove crescono dei particolari funghi :mrgreen: .
Mi domando perché li abbiano lasciati a terra, legati con il filo, pronti per essere raccolti.
Meglio così, fatica minima e risultato massimo.

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Graefenthal è un grazioso paesello, lindo e ordinato.

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Questa era la stazione... l'orologio è fermo alle 9.27 di chissà quale anno, qui non passa più niente dal 1997.

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600 + 25 anni fa veniva fondata Graefenthal.

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Si è fatto tardi, meglio scendere a Probstzella e pigliare il treno, non prima di aver spedito un altro scatolone di isolatori.

Notate qualcosa?

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Da lassù, in cima alla collina, vi spiavano.
Per venire da queste parti serviva un permesso speciale.

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In stazione acquisto il biglietto, controllo gli orari delle possibili soluzioni alternative.
Mi avvisano che per lavori il treno potrebbe ritardare...

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... e che l'ascensore a Gottingen è fuori servizio, se ne avessi bisogno posso chiamare per avere assistenza.

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Da noi ritardano normalmente senza dirti nulla, gli ascensori sono fermi da anni e dicono sempre che "faremo, faremo...". Ma Remo non s'è ancora visto.

Non devo aspettare molto, passa un ICE per Monaco...

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... e questa macchinona aspetta il merci per dargli una spintarella su, verso il valico che porta a Lichtenfels, questa è una linea importante per il traffico merci e passeggeri nord-sud.

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Ecco il mio treno, un vecchio, ma vecchio (è più vecchio di me), regionale bavarese.

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Saalfeld, importante scalo merci che lavora con il traffico che converge dalle linee secondarie.
Queste modernissime locomotive Diesel hanno persino il filtro antiparticolato, ma non rimpiazzano macchine vecchie se non in minima parte.
Recentemente ho visto al Brennero una locomotiva tedesca decorata con lo stemma dei "cinquant'anni di onorato servizio", ne hanno ancora a centinaia di così vecchie.
Perché? Perché servono, cribbio!
Da noi... hanno eliminato il traffico merci sulle secondarie, così pure gli scali principali chiudono.
Nel volgere di 6 anni il traffico merci di Trenitalia è calato del 75% e 600 locomotive, tra cui macchine recenti di nemmeno vent'anni, sono finite sotto la fiamma ossidrica.
Le merci? Viaggiano su camion, naturalmente.

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A Saalfeld prenderò un treno della ErfurterBahn per Lipsia, diretto Saalfeld - Lipsia.

Dovrò passare poco più di due ore su questi "biroccini".

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Che poi tanto biroccini non sono. Fuori fa caldo, dentro il clima è perfetto, silenzioso e comodo, arrivo a Lipsia in perfetto orario, transitando su linee alquanto secondarie.
C'è pure un servizio ICE, ma il risparmio di tempo è solo di mezz'ora, e si spende assai di più.
Qui si viaggia con il "ThurigenTicket" che vale fino a Dresda e anche di più; 21 euro tariffa fissa, non è pochissimo ma la tariffa standard è di 44 euro e spiccioli.

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Toh, consegnato il giorno del mio compleanno.
Ha in tutto 20 giorni di vita.

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Ho una ventina di minuti per mangiare qualcosa, qui c'è solo l'imbarazzo della scelta.

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Poi via per Dresda, di gran carriera. Mica hanno messo la Taurus per bellezza.

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Sono alloggiato a due passi dalla stazione, ne approfitto per... andare a Zurigo?

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No, vado in centro per qualche foto serale.
Dresda merita sempre una visita, anche fugace.
Fallo capire a certa gente...

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Questo fotografo è rimasto lì, immobile, per una buona mezz'ora.
Avrà ricavato, spero, un'immagine perfetta.
Io invece ne ho buttate una ventina, tutte mosse.
Macchina piccola, risultati piccoli; la fotografia è ancora oggi questione di apparecchio e soprattutto di fotografo.

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Con pazienza, costanza e un ammontare infinito di tempo a disposizione, qui c'è di che sbizzarrirsi tra panorami, scorci e giochi di luce.

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Un'ultima cosa: nessuno di voi si è chiesto come si fa quando si è in vacanza in questo modo, con lo spazio limitato allo stretto indispensabile?
Bisogna fare, possibilmente tutti i giorni, il bucato.
E asciugarlo.
Ma se gli appendiabiti in albergo sono del tipo "antifurto"?
Beh, è stata una buona idea non aver buttato il filo di rame che teneva insieme quegli isolatori di stamattina.
Non per niente il "fil di ferro" (in senso lato) è uno dei padri della meccanica.

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10/ Continua.
Ultima modifica di e550 il lun mag 06, 2013 23:51, modificato 3 volte in totale.
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Re: Viaggio bici+treno estate 2012, Germania e Rep. Ceca

Messaggio da MattiaC »

Sono ormai assuefatto dal tuo racconto di viaggio!! :D
Grazie per quanto stai pubblicando sia per il tema trattato sia per il racconto fluido, dettagliato e soprattutto ricchissimo di immagini! Potresti farci un libro o una guida turistica senza problemi! hai testi foto e mappe...che ti manca? :wink:
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Re: Viaggio bici+treno estate 2012, Germania e Rep. Ceca

Messaggio da e550 »

Mi manca tutto quello che c'è attorno e che non ho visto!

Battute a parte, un giro ferroviario da quelle parti è altamente raccomandabile, la Svizzera sarà la Svizzera ma lì non son da meno, anzi sono pure migliori sotto certi aspetti.
Lì vedi veramente come anche zone pochissimo abitate possono avere un servizio che qui da noi se lo sognano pure le grandi città.
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Re: Viaggio bici+treno estate 2012, Germania e Rep. Ceca

Messaggio da e550 »

11/ Si pedala!

Oggi ricomincio a pedalare, l'obiettivo è raggiungere Praga per il fine settimana, dove alcuni amici saranno lì per una breve vacanza.
Certo che combinare per trovarsi in quel di Praga...
Beh, tenendo conto che Cuneo dista da dove abito io più o meno come Praga, è meglio approfittarne, visto che sono già in giro.

Sono trascorsi cinque anni dalla mia prima visita a Dresda, questo buco è sempre lì.
Avrebbero dovuto costruire un nuovo edificio ma probabilmente qualcosa non è andato secondo i piani.

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Questa iscrizione sulla piazza non la avevo notata.
Qui cominciò il crollo del Muro.

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Per imboccare il percorso lungo l'Elba devo passare per il centro.

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Il Palazzo della Cultura.

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Ahimè, stamattina il cielo è quanto di peggio si possa avere per delle foto decenti.

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Tre anni fa avevano appena iniziato, ora questo ponte è in via di completamento.

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La "Sachsische Schweiz", Svizzera sassone, così detta per l'aspetto vagamente montagnoso.

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In treno sarebbe molto più rapido, ma insomma... bisogna pur pedalare un po'.
Qui il servizio della S-Bahn di Dresda viaggia tra tra Bad Schandau e Meissen cadenzato alla mezz'ora, in più viaggiano treni internazionali, merci... su una linea a doppio binario.
Il segreto? Farli correre, ovvero mettere le Taurus per avere accelerazioni adeguate.

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Königstein, sovrastato dalla imponente fortezza a difesa del confine.

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Questa nonnetta ha abbondantemente superato i cinquant'anni di età, visto il numero di matricola potrebbe risalire al 1957-'58, come le nostre E.645 di prima serie.
Pensate subito dopo la fine della guerra, nate all'inizio degli anni '50 le macchine unificate dei gruppi E10-E40-E50-E41 vennero costruite in grande numero, con il massimo numero di parti in comune.
Del gruppo 140 (ex E40) fino a pochi anni fa ne erano in uso oltre 800, molte sono state rottamate ma un certo numero è stato venduto a compagnie private che le usano tutt'ora, e non poche rimangono "in naftalina" perché in Germania il traffico merci non conosce crisi, i costruttori non sono in grado di soddisfare la domanda di macchine nuove, pertanto se necessario possono essere riattivate in tempi rapidi.
Semplici, robuste, potenti e affidabili continuano a lavorare nonostante il mezzo secolo di dura carriera in testa ad ogni tipo di treno merci.

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Bad Schandau, stazione di confine dove si fa cambio trazione e si attestano i regionali per la Svizzera Sassone.
Dimenticavo: è il 16 agosto, ma sembra una giornata come le altre.
A giudicare dal traffico merci qui si lavora eccome, è un continuo susseguirsi di arrivi e partenze.
Lo scalo non è poi granché, mi vengono in mente i nostri di Villa Opicina al confine con la Slovenia e di Pontebba verso Tarvisio.
Quando c'era il Muro e si camminava piano, erano zeppi di treni in entrata e uscita.
Oggi sono una distesa deserta di binari, molti già eliminati.
La chiamano "rete snella", io la considero "far terra bruciata".
E poi parlano di Corridoio 5 e Alta Capacità con una nuova ferrovia per la Slovenia.
Ma se quella che c'è è praticamente inutlizzata? Passano 10 merci al giorno e ZERO treni passeggeri.
Mi sa che è l'ennesima scusa per divorare una paccata di soldi pubblici.

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Aria di DDR, hanno giusto tappato i buchi dei tasselli che tenevano la scritta.
"Mitropa" era la compagnia che nel blocco est raggruppava i servizi internazionali.

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Oltrepasso l'Elba, proseguirò lungo la sponda destra.

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Queste sono le ultime case prima del confine, che sulla sponda destra dell'Elba è a ridosso di Bad Schandau.

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Di qua sono in Rep. Ceca, di là è ancora Germania, l'ultimo villaggio è Schöna, dove ogni ora si attesta il servizio S-Bahn di Dresda.
Notare l'imbarcadero collegato direttamente alla stazione.

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Da qua in avanti tiro dritto, non c'è nulla, se non una serie di "night-club".
Le zone di confine sono più o meno tutte uguali, anche qui il ricco "occidentale" va alla ricerca sempre delle stesse cose, possibilmente lontano da occhi indiscreti.
Decin è la prima città di una certa consistenza.

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Ora il fiume si chiama Labe, sono arrivato a Usti nad Labem.
Anche qua sono civili, la prima impressione è buona.
Non mi fermo qua per la notte, cercherò di raggiungere Litomerice, troverò pur qualcosa.

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Anzi, la possibilità di andare in bici senza passare assieme alle auto è pure migliore di quello che pensavo.

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Nuova di zecca, qualche tratto ancora manca però si lavora.

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"Ceca" naturalizzata tedesca usata per i servizi transfrontalieri.

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Troppa grazia!

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Sul castello ti portano con la funivia.

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E in bici si va così.

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Non manca molto, ormai.

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Se badassi ai cartelli dovrei andare sulla strada, perché la pista è in costruzione.
Ma una signora (la capostazione?) seduta all'entrata di questa stazioncina mi fa capire, a gesti, che posso andare avanti, sono passate le 17 e gli operai hanno finito di lavorare per oggi.

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Sarebbe vietato, ma vado lo stesso; un po' sconnessa, manca l'asfalto, ma si cammina.

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Trovo una camera in una locanda, una sistemazione assai spartana, ma quanto basta; che cosa dovrei pretendere per 8 euro?

Oggi: 137 km, qui la traccia: http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=15940

11/ Continua.
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Messaggio da e550 »

12/ Verso Praga.

Litomerice è una graziosa cittadina, sulle sponde dell'Elba.

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Ma oggi devo pedalare per bene se voglio raggiungere Praga entro sera.
Per evitare problemi ho prenotato un albergo già da Dresda, quindi posso anche arrivare quando mi pare.


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Qui sono attenti alle esigenze di chi va in bici, ti avvisano che non si passa.
La strada alternativa è un po' malridotta, comunque è fattibile.

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Allora... questa è una ferrovia internazionale, il traffico è molto intenso, eppure il passaggio a livello ha solo delle luci lampeggianti.
qui vige la regola che se non ti fermi son cavoli tuoi.
Da noi hanno processato il macchinista perché a un passaggio a livello guasto, mentre procedeva secondo il regolamento, un automobilista si era schiantato contro la fiancata del treno.
Così oggi, in Italia, se il PL è guasto il treno deve fermarsi e non può proseguire senza una bolla papale e la scorta delle guardie svizzere.


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Roudnice, altra pittoresca città.

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Il pavè lo è un po' meno...

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Comunque è solo un intermezzo, qui la bici fila che è un piacere.

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Aspettando che il passaggio a livello si apra (è giù alla fine del marciapiede)

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Sono alle porte di Melnik, dove la Moldava confluisce nell'Elba.

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Capo Nord - Malta... chissà, un giorno.

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Gustiamoci il paesaggio!

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Dubbio... per di qua?

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O per di là?
Fare le scale o affrontare quel bel pavè stile Paris-Roubaix?

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Meglio le scale!

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Vecchio, ma veramente vecchio, traliccio.
Se non fosse per i 22 kV che mi farebbero una bella permanente... quei funghetti li prenderei senz'altro. :smile:

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Paesaggio.

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Non manca molto per Praga, qui sono a Kralupy.

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Non importa che sia vecchio o nuovo, il ponte riservato alle bici non manca.

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Decido che seguire la via ciclabile sarebbe troppo lungo, le mappe indicano delle strade che tagliano le colline, così visto che il pomeriggio è avanzato è meglio provare la "scorciatoia".

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Forse non è stata la scelta migliore...

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Comunque sono a Praga, perlomeno la vedo dall'alto delle colline, invece che arrivarci dal fondovalle.

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Non può mancare la foto-cartolina.

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E dopo cena faccio un giro in centro.

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A domani.

Traccia GPS di oggi: http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=15943

12/ Continua.
Ultima modifica di e550 il sab apr 27, 2013 22:48, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da e550 »

13/ Praga, di giorno e di sera...

L'appuntamento con gli amici è in stazione, visto che viaggiano in treno.
Mentre li attendo curioso un po'.
Qui nessuno ti rompe le scatole se fotografi in stazione, mentre in città la Polizia (mai vista così tanta) è inflessibile con gli automobilisti che commettono infrazioni.
Il traffico è intenso, ma assai disciplinato.
Dove le bici devono passare assieme alle auto si viene rispettati, proprio come da noi.

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Si va al castello. Qui i tram hanno la precedenza su tutto, ma in bici si viaggia più velocemente, difatti devo attendere un po' l'arrivo del resto del gruppo.

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La salita al castello è ingolfata di turisti, in alcuni momenti non si riesce proprio ad avanzare.

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La guardia all'entrata.
E' quasi mezzogiorno e il sole picchia, non lo invidio, deve restare lì immobile e pure sorbirsi i turisti che a volte mancano di rispetto.
Avete presente la scena di mr. Bean con la guardia?
Beh, non si è arrivati a tanto, ma una bambina con l'orsacchiotto si è fatta fotografare assieme alla guardia.
Non li invidio, lì sotto il sole o la pioggia, con in più la seccatura del turista medio idiota che deve fare la foto ricordo.

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Fotografi di ogni genere e specie...

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Mi sa che questo giapponese ha tante macchine fotografiche quanto pesa.

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Quando c'è troppa gente tocca mirare in alto...

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... perché è mezzogiorno, c'è il cambio della guardia e vorremmo andare a vedere.
Ma è praticamente impossibile, la ressa è tale da farci desistere.
O ti prendi il posto con mezze ore di anticipo o nisba.

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Almeno li becco all'uscita, foto presa al volo.

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Cerchiamo di mettere piede in cattedrale, ma anche qui la ressa per l'entrata è tale da scoraggiarci, la coda per il biglietto è lunghissima.

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L'iPad è una perfetta macchina fotografica! :smile:

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Meglio cercare qualche scorcio all'esterno.

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Ridiscendiamo, con molta calma.

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Non possiamo non fare un giro sul Ponte Carlo... ma è troppo affollato per apprezzarne l'insieme.
Detesto dover scorrere alla velocità del flusso dei turisti, non potermi fermare quando voglio e dovermi fermare quando qualcuno si ferma.
Tocca fare la coda per affacciarsi e scattare la solita cartolina.
Bah!

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Meglio fare quattro passi per il centro, prestando attenzione al traffico dei tram.

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L'orologio astronomico.

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Questa è l'unica immagine presentabile di Praga il sabato sera.
La città è bella, merita senz'altro una visita, purtroppo molto meno edificante è lo spettacolo dei turisti in condizioni più o meno pietose, collassati per il troppo bere, per strada al di fuori dei locali.
Mentre rientro in albergo vengo scambiato per un "local"; uno mi chiede dove sia il suo albergo, ma non si ricorda il nome..., un altro mi domanda dove sia l'ambasciata americana.
Capisco che la birra costi poco (e nemmeno è di mio gradimento), capisco che si trovi ogni genere di articolo per turisti di ogni età, ma in certi vicoli del centro bisogna guardare dove si mettono i piedi per non inciampare in chi non è più in grado di stare in piedi.

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A domani.

13/ Continua
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Messaggio da e550 »

14/ Tentando di risalire la Moldava.

Due giorni a Praga sono sufficienti.
Troppa confusione, meglio cambiare aria.
Mi reco in stazione per salutare gli amici, ho tempo in abbondanza così ho modo di guardarmi un po' intorno, fuori dal centro storico.
La stazione di Smichov, un tuffo nell'Est.

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Vecchi tram CKD ristrutturati (meglio dei nostri)

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Socialismo reale.

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Torno in stazione, questo treno è decisamente antiquato (e fumoso, quando accendono il motore)

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Decido di partire seguendo la pista ciclabile della Moldava, è così bella e filante che mi metto a correre e non faccio foto.
Mi fermo per uno spuntino in questa stazioncina, ma dopo di qui perdo la pista ciclabile... perlomeno si vede che, salvo eccezioni, hanno trenini migliori dei nostri.

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Poche storie, niente barriere, quando lampeggia non si passa

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Fa caldo, questa fontanella con pompa a mano è provvidenziale per una rinfrescata.

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La zona è indubbiamente suggestiva, solo che mi perdo, ho una mappa su carta che non va bene perché la scala è troppo piccola, mentre le sole mappe del gps non consentono quella visione d'insieme che mi potrebbe dare la giusta strada da seguire.

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Non posso non notare il segnalamento ferroviario, arcaico, questi segnali sono praticamente quelli in uso nel fu Impero Austro-Ungarico.
Meritano la foto, come pure il palo del telegrafo.
Vorrei portarmelo a casa tutto intero :mrgreen:

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Vorrei proseguire lungo la Moldava, ma finisco per una stradina che diventa sempre più stretta e termina in una specie di sentiero pieno di sassi; con una buona Mtb non avrei problemi, con la mia corriera carica è un po' complicato.

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Questa è la ridente località di Petrov u. Prahy, un paesino nella campagna.
Fa caldo, caldissimo, vorrei tanto fare un bagno, però l'acqua è poco invitante.

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Invece decido di pigliare un treno per Cercany e pernottare lì.
La ferrovia lascia alquanto a desiderare...

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Comunque il trenino c'è, tre carrozzette tirate da una locomotiva per merci.
Ma da queste parti, sebbene sia domenica, c'è un treno quasi ogni ora.

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Qui tutto è "antico".

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Si cammina molto lentamente, 50 all'ora è già una gran velocità :smile: e su queste carrozzette a due assi sembra di essere in gondola.

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Pragmatismo boemo: inutile spendere soldi per rifare le targhe, se prima in Cecoslovacchia le ferrovie si chiamavano CSD e ora in Rep. Ceca CD, basta grattar via la S e il gioco è fatto.

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L'attesa per l'incrocio è lunghetta, ma da queste parti nessuno sembra avere troppa fretta.

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Il treno ha la precedenza.

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La corsa termina a Cercany, ma per trovare un alloggio devo fare ancora qualche chilometro.

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La giornata è stata caldissima, la temperatura ha ampiamente superato i 35°C, e così sarà anche domani.
Ma domani dovrò iniziare il viaggio di rientro.
Ancora un giretto in zona e poi si ripiglia il treno alla volta di casa.

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Re: Viaggio bici+treno estate 2012, Germania e Rep. Ceca

Messaggio da e550 »

15/ Si ritorna...

Il passaggio in treno mi ha permesso di notare anche qua delle cose sparse in giro.
Pertanto l'ultimo giro in bici da queste parti lo farò per raccogliere qualche ricordino. :mrgreen:
Ritorno indietro da dove ero venuto, lungo questa ferrovia che sa di antico.

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Limiti di velocità... per il treno!

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Beh, qui è un po' difficile correre, e si balla per benino.

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Tynec, il paese più importante di questa zona.
Qui si accontentano con poco, basta che il treno ci sia.
Marciapiedi, sottopassaggi, linee gialle, cartelli, annunci sonori ripetuti con ossessione? Che cosa sono?
In compenso, come dicevo, hanno un treno da e per Praga ogni ora, dal mattino presto a sera tardi.

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Me ne basterebbe uno... se solo riuscissi ad arrivar su!

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E fra un treno e l'altro il carrello della manutenzione passa, l'aspetto malandato è solo un'impressione, si spera.

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Il segnale a disco girevole è intonato con il trenino.

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E a terra trovo quello che cercavo.

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Un'ultima foto ad una Trabant tristemente parcheggiata in un angolo e ferma da tempo; mi fa venire in mente la Skoda 130 verde pisello di un mio prof di scuola.

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E ora si piglia il treno, direzione Cheb - Marktredwitz - Norimberga, la prima soluzione utile per rientrare verso casa.

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Qui le carrozze con freni a ceppi sono la regola, il verificatore che passa con il martello per controllare ogni ruota è una presenza abituale.
Da noi ho vaghi ricordi di oltre vent'anni fa.

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In quasi ogni stazione è la regola incrociare un merci, qui il trasporto su rotaia è in discreto sviluppo, mentre da noi sta scomparendo.
Di chi sarà la colpa? Dei camionisti dell'est? Mah...

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Parimenti si lavora per l'ammodernamento della rete.
Niente alta velocità faraonica. Non che sia inutile, peraltro, ma in ben precise circostanze; qui la priorità è elevare la velocità della rete principale ad almeno 160 km/h.

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La foto è brutta, ma è importante.
L'estetica da sola è quantomeno bizzarra, sembra un torpedone anni '60, ma questa locomotiva vanta il primato di essere la capostipite delle moderne locomotive elettroniche.
Alla fine degli anni '60 la Skoda realizzò queste macchine, dotate di un apparato di conversione a semiconduttori, da 25 kV - 50 Hz a corrente continua per alimentare i motori.
Da allora di strada ne abbiamo fatta tanta, ora l'elettronica è raffinatisima.
Ma noi, in Italia, non dobbiamo dimenticare che trent'anni più tardi "non siamo stati capaci" di far funzionare 25 locomotive che sono passate dalla fabbrica al rottamaio senza praticamente aver percorso un metro in servizio commerciale, fatta esclusione per un paio di macchine che hanno fatto alcuni test.

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Ora il paesaggio di collina attorno alla Moldava lascia spazio alle foreste della zona di confine con la Germania, la temperatura diventa più sopportabile, si arriva a Cheb, vicino al confine.

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La tabellina rammenta che questa carrozza era stata costruita "al di là" della fu Cortina di Ferro.

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A Cheb ci sarebbe pronto ad attendermi il treno diretto per Norimberga, la coincidenza è di 10 minuti, un treno ogni due ore, in concomitanza con i servizi da e per Praga.
Di nuovo, mi vergogno di come vanno le cose da noi.
Ma io passerò il confine in bici.

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Esco dalla stazione e almeno butto l'occhio alla città, son posti dove prima o poi devo tornare.

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Il confine, niente più che un cippo.
Una volta qui era impossibile anche solo avvicinarsi.

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Infine, da Marktredwitz prendo il treno diretto per Norimberga, dove giungo a notte fatta.
Domani si torna a casa, la vacanza è terminata.

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P.S.: per quest'ultima foto ho oltrepassato il cartello di fine marciapiede.
D'altro canto che potevo fare, il Pendolino 610 binato che parte da Cheb si è unito a Pegnitz con la sezione che proviene da Bayreuth, così si arriva in tripla composizione a Norimberga.
Va da sé che in senso inverso, da Norimberga, si divide a Pegnitz... tutti i giorni, ogni due ore.

15/ Continua.
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Re: Viaggio bici+treno estate 2012, Germania e Rep. Ceca

Messaggio da e550 »

16/ Ultimo giorno, ma c'è ancora tempo per una pedalata.

La prima incombenza da sbrigare è quella di trovare il modo per rientrare a casa.
I collegamenti ferroviari con l'Italia sono limitati, da Norimberga si arriva in giornata ma occorre fare i conti con la solita Trenitalia che non agevola le coincidenze, con tempi di attesa lunghi.
Alla fine decido che la soluzione migliore è pigliare il notturno da Monaco che passa per Conegliano, e fare Conegliano - casa in bici.
Per due ragioni: dovrei aspettare tantissimo a Conegliano e, per quanto alla biglietteria DB cerchino di fare un biglietto per "Belluno", nel loro sistema risulta impossibile.
La destinazione esiste, ma il biglietto non lo possono fare.
Il prossimo passo sarà quello di far sparire dal database le località secondarie, anticamera alla eliminazione della ferrovia?
Quindi, biglietto per Conegliano e poi si vedrà, con preferenza per la bici.
Dato che ho l'intera giornata a disposizione, e che mi muovo all'interno della Baviera, prendo un Bayern-ticket e sono a posto per qualsiasi mezzo di trasporto pubblico dell'intero stato.

Da Norimberga prendo un 610 "Pendolino" Diesel per Regensburg, da Regensburg a Monaco l'Alex (di proprietà delle FS!) che a Regensburg fa cambio trazione da Diesel a elettrica, aggiunge carrozze e il tutto in 6 minuti!
Ok, queste sono le prassi e le regole tedesche, ma se non ci diamo una svegliata da noi si fa prima in bicicletta.

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Da noi a stento si vede fuori dai finestrini anche dei treni più "fighi", qui hanno il lavavetri che nel tempo di attesa tra arrivo e partenza passa il convoglio e lucida i finestrini, uno ad uno.

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A Monaco ho mezza giornata a disposizione, decido di andare fino al Tegernsee e tornare parzialmente in bici; lascio i bagagli al deposito della stazione e mi muovo bello scarico.
Il trenino della Bayerische Oberlandbahn (BOB) parte in tripla composizione da Monaco centrale, poi lungo il percorso si divide per le tre destinazioni servite dalla ferrovia: Tegernsee, Bayrischzell, Lenggries.
A Holzkirchen si stacca un primo pezzo per Bayrischzell, a Schaftlach si dividono gli altri due.
Ogni ora, tutti giorni, tutto l'anno, dalle sei a mezzanotte.
Al ritorno (dalle 6 alle 23) i tre convogli si uniscono e entrano a Monaco tutti insieme.
E tra Monaco e Holzkirchen tirano dritti, perché fin là arriva la S-Bahn.
Così il servizio è rapido all'inizio e capillare dopo.
Treno Diesel, sotto linea elettrificata.
Basta volerlo, ma quegli scemi dei nostri politicanti credono alle balle di treniferraglia che racconta che dove c'è la linea elettrica un treno Diesel non puà andare.
Bah...

Ad ogni modo, a Tegernsee si va anche per bere una buona birra, per un bel po' sarà l'ultima vera birra tedesca che bevo.
Il posto è magnifico, la birreria è in una ex abbazia in riva al lago, a maggior ragione se il tempo è bello, e frequentatissimo.
La stazione ferroviaria è a 300 metri dalla "TegernseerHofbrauhaus", che cosa si può pretendere di più?
Chi vuole farsi l'escursione in bici se la porta in treno, da qui si dipartono tantissimi percorsi, per non parlare di quelli a piedi.
Se si prende la cartina della "Bahnland Bayern" (Baviera terra del treno) si può notare che le mete turistiche, di villeggiatura al lago o montane sono tutte servite da una ferrovia.
Se non c'è il collegamento diretto dall'altro capo della Germania, tipo gli IC Amburgo - Oberstdorf, ci sono comunque i treni che partono da Monaco HBf per le varie località.
Posti come Garmisch, Oberstdorf, Berchtesgaden, Lindau, sono tutti raggiungibili senz'auto, il Tegernsee è uno dei meno noti... ma frequentatissimo, merito forse della birra che è davvero speciale?

In più c'è il biglietto unico, qua si chiama Bayern ticket ma la formula è sempre la stessa: viaggi da solo, spendi massimo 22 euro; per ogni persona aggiuntiva sono 4 euro, fino a 5 persone.
Quindi 5 persone spendono in tutto 38 euro (7,60 a testa) e possono usare qualsiasi treno regionale, tram, metropolitana, autobus della Baviera, dalle 09 alle 03 del giorno dopo nei feriali, dalle 00 alle 03 del successivo il sabato, domenica e festivi.
E i bambini viaggiano gratis...
Per esempio, 5 persone possono raggiungere Sonneberg (limite nord di validità del Bayern ticket) da Monaco spendendo solo 38 euro; la tariffa normale sarebbe di 242,50 euro! Una famiglia viaggia in treno spendendo un'inezia, cosa da noi impossibile, perché 5 persone pagano 5 biglietti singoli, rendendo conveniente usare l'auto.
Devo continuare?
Ah, Sonneberg è a 300 km a nord di Monaco, poco più che la distanza Venezia - Milano, e con il servizio tedesco riesci a fare andata e ritorno in giornata, vale a dire 600 km, in 5 persone, con soli 38 euro, il prezzo di un A/R Venezia - Milano per una persona con il "Frecciabianca" in offerta risparmio o in regionale, ammesso di trovarlo all'ora richiesta.
Ripeto: veramente costa di più viaggiare in treno in Germania?

Liberi di pensarla come vi pare, io la mia idea me la sono fatta.

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Questo è il trenino, che tanto "ino" poi non è.
Nelle ore di punta ne attaccano insieme fino a quattro, con un solo macchinista.

Quindi, se da Monaco vuoi andare fino al Tegernsee per berti una birra, e non vuoi rogne con la polizei, vai in treno.

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Decido di tornare verso Monaco in bici, anche se ingannato da una cartina un po' ottimista finisco per girare in mezzo ai boschi, e con le slick non è proprio un divertimento.

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A Holzkirchen salgo sulla S-Bahn, al capolinea parte vuota, ma si riempirà verso il centro.

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Mentre sull'altro binario si ripete il balletto dei BOB, arriva una tripla, uno si stacca e va, eccetera eccetera.

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Ops... da qualche parte c'è un treno piantato in linea, succede anche qui.

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Saluto Monaco e vado a pigliare il mio treno.

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L'importante è saltare sulla sezione giusta, perché un pezzo va a Venezia, un altro a Budapest, un altro ancora a Zagabria.

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Difatti è bello lungo, non le ho contate ma sono almeno una quindicina di carrozze, visto che occupa praticamente TUTTA la lunghezza utile del marciapiede, quasi 500 metri.

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La mia carrozza è con posti a sedere, quello era disponibile, ed è una "Halberstadt" rimodernata 21 anni fa dalle allora Deutsche Reichsbahn, compagnia ferroviaria di stato della DDR che si fuse nelle DB nel 1994.
Comunque è in buon ordine di marcia anche se la comodità è un po' sacrificata, viaggiare di notte sui posti a sedere è pur sempre quello che è.

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Re: Viaggio bici+treno estate 2012, Germania e Rep. Ceca

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Mi intrometto nell'appassionante documentario solo per evidenziare questi tre fabbricati viaggiatori che si trovano in Repubblica Ceca: sono disegnati dalle le stesse mani e dalle stesse menti di quelli della Valsugana o della Transalpina che all'epoca erano racchiuse dallo stesso confine.
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Re: Viaggio bici+treno estate 2012, Germania e Rep. Ceca

Messaggio da e550 »

Intromissione graditissima, perché avevo proprio dimenticato questo aspetto.
Nonostante sia passato quasi un secolo, nonostante guerre e regimi di tutt'altra impostazione architettonica, nonostante "pulizie etniche" attuate con esodi forzati della popolazione nel secondo dopoguerra, da queste parti non sembra proprio di trovarsi più di tanto lontano da casa.
L'aria è quella, di un'epoca che ha lasciato un'impronta indelebile nell'Europa centrale.

Aggiungo una foto, la stazione di Mariánské Lázně ovvero Marienbad.
Sembra di tornare indietro nel tempo, anche qui è tutto un tripudio di architetture imperiali.

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