Dopo giorni di grandi dubbi e interrogativi, visto che nessuno ne parla, mi decido a fare la fondamentale domanda : ma allora, il treno è salito a Calalzo o si è spinto solo fino ad Ospitale?
Vi prego, non lasciatemi ancora nel buio!
Grazie
12/4/2015 Longarone: "Il treno nelle Dolomiti"
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Re: 12/4/2015 Longarone: "Il treno nelle Dolomiti"
Intervengo ora anche causa condizioni di salute avverse non dipendenti dalla nostra volontà.
Come anticipava kb3, il treno non si è spinto oltre Ospitale di Cadore. Evidentemente le tracce che affermavano il contrario che sono state diffuse erano state caricate per sbaglio o non cancellate per dimenticanza.
Il treno (740.293, una carrozza credo tipo 1921, e un'arlecchinata di quattro Centoporte) è stato molto bello, anche in una giornata dal meteo molto buono. La traccia si è dimostrata stretta, a tratti strettissima. Ripartito con un po' di ritardo da Feltre causa prolungarsi delle operazioni di rifornimento, a Busche è toccato fare una precedenza e un lunghissimo incrocio a Sedico (complice una sosta non programmata per accudienza). Così s'è fatto ritardo per più di un ora. La salita da Sedico a Belluno è stata assai impegnativa. A Longarone c'è stato il solito cambio dei viaggiatori, operazione andata per le lunghe provocando altro ritardo.
Come dicevo, buone impressioni attorno al treno, anche se devo dire che oramai è regolarmante seguito anche da gente indegna (mi riferisco in particolare ai quattro giovinastri che con abiti ad alta visibilità o altri colori sgargianti a Triva Pasa sono arrivati per ultimi o quasi e si sono piazzati davanti ad altre persone, tra queste anche tre giunte da Oltralpe).
Indegno il manifesto celebrativo e pubblicitario realizzato dall'organizzatore: il disegno vomitevole di due carrozze medie distanza graffitate per "celebrare" il centenario della guerra nel bellunese. Se AICS è animata dal proposito lodevole di promuovere il treno come mezzo di trasporto, e strumento culturale e turistico, questo è certamente il modo sbagliato per farlo.
Due parole anche sulla fiera: continua la mia impressione positiva dal punto di vista fermodellistico. Erano presenti numerosi gruppi con i loro plastici, tutti con tanti lavori in corso che fanno ben sperare anche per l'anno prossimo. Longarone si sta affermando come un importante evento del settore ed è penalizzata solo la sua collocazione geografica un po' fuori mano rispetto agli eventi di Verona o Milano. Presenti anche le bancarelle dei soliti negozianti. Assenti ancora i grandi editori - divulgatori della materia.
Come anticipava kb3, il treno non si è spinto oltre Ospitale di Cadore. Evidentemente le tracce che affermavano il contrario che sono state diffuse erano state caricate per sbaglio o non cancellate per dimenticanza.
Il treno (740.293, una carrozza credo tipo 1921, e un'arlecchinata di quattro Centoporte) è stato molto bello, anche in una giornata dal meteo molto buono. La traccia si è dimostrata stretta, a tratti strettissima. Ripartito con un po' di ritardo da Feltre causa prolungarsi delle operazioni di rifornimento, a Busche è toccato fare una precedenza e un lunghissimo incrocio a Sedico (complice una sosta non programmata per accudienza). Così s'è fatto ritardo per più di un ora. La salita da Sedico a Belluno è stata assai impegnativa. A Longarone c'è stato il solito cambio dei viaggiatori, operazione andata per le lunghe provocando altro ritardo.
Come dicevo, buone impressioni attorno al treno, anche se devo dire che oramai è regolarmante seguito anche da gente indegna (mi riferisco in particolare ai quattro giovinastri che con abiti ad alta visibilità o altri colori sgargianti a Triva Pasa sono arrivati per ultimi o quasi e si sono piazzati davanti ad altre persone, tra queste anche tre giunte da Oltralpe).
Indegno il manifesto celebrativo e pubblicitario realizzato dall'organizzatore: il disegno vomitevole di due carrozze medie distanza graffitate per "celebrare" il centenario della guerra nel bellunese. Se AICS è animata dal proposito lodevole di promuovere il treno come mezzo di trasporto, e strumento culturale e turistico, questo è certamente il modo sbagliato per farlo.
Due parole anche sulla fiera: continua la mia impressione positiva dal punto di vista fermodellistico. Erano presenti numerosi gruppi con i loro plastici, tutti con tanti lavori in corso che fanno ben sperare anche per l'anno prossimo. Longarone si sta affermando come un importante evento del settore ed è penalizzata solo la sua collocazione geografica un po' fuori mano rispetto agli eventi di Verona o Milano. Presenti anche le bancarelle dei soliti negozianti. Assenti ancora i grandi editori - divulgatori della materia.
...e polka polka polka / e polka la misera, / de zente ghe nè tanta, / anca de zente seria / che sa la diferenza / che lè tra l far e l dir, / ghe nè chi inveze sa / po-co tra far e molto tra dir!
...e occhio all'assonanza con contraffare e tradire.
...e occhio all'assonanza con contraffare e tradire.
Re: 12/4/2015 Longarone: "Il treno nelle Dolomiti"
Grazie Alessandro per l'ampio report. Aggiungo che ho visto un video con quattro buontemponi vestiti simil cowboys che hanno simulato un assalto al treno; mi sembra fra Bribano e Belluno.