7 ottobre 2012 - Speciale Bassano Feltre
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7 ottobre 2012 - Speciale Bassano Feltre
L'Associazione Culturale Storico Ferroviaria "La Carrozza Matta" di Carpanè Valstagna, in collaborazione con l'Associazione Veneta Treni Storici di Verona, organizza per domenica 7 ottobre 2012 un treno speciale con trazione a vapore da Bassano a Feltre e ritorno. E' già pubblicato il seguente orario:
Bassano p. 8.18;
Castelfranco a. 8.50;
Castelfranco p. 9.04;
Montebelluna a. 9.21;
Montebelluna p. 9.24;
Feltre a. 10.28.
Feltre p. 17.14;
Montebelluna p. 18.12;
Castelfranco p. 18.39;
Cittadella p. 19.03;
Bassano a. 19.48.
Per maggiori informazioni: http://www.lacarrozzamatta.com
Bassano p. 8.18;
Castelfranco a. 8.50;
Castelfranco p. 9.04;
Montebelluna a. 9.21;
Montebelluna p. 9.24;
Feltre a. 10.28.
Feltre p. 17.14;
Montebelluna p. 18.12;
Castelfranco p. 18.39;
Cittadella p. 19.03;
Bassano a. 19.48.
Per maggiori informazioni: http://www.lacarrozzamatta.com
...e polka polka polka / e polka la misera, / de zente ghe nè tanta, / anca de zente seria / che sa la diferenza / che lè tra l far e l dir, / ghe nè chi inveze sa / po-co tra far e molto tra dir!
...e occhio all'assonanza con contraffare e tradire.
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Re: 7 ottobre 2012 - Speciale Bassano Feltre
Manca una settimana all'evento autunnale promosso dagli amici della Carrozza Matta, leggo sul loro sito che c'è il tutto esaurito! Ottimo! Ora... qualcuno di voi sarà a Feltre e dintorni domenica?
Mattia Centeleghe
L’anonimato è furfanteria letteraria, contro cui si deve subito gridare: “Se tu, furfante, non vuoi professarti autore di quel che dici contro altre persone, tieni chiuso il becco di calunniatore!”
Arthur Schopenhauer
https://twitter.com/trenibelluno
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Re: 7 ottobre 2012 - Speciale Bassano Feltre
Io dovrei esserci, non sono ancora sicuro però.
Re: 7 ottobre 2012 - Speciale Bassano Feltre
Io sarò... a bordo treno, per una borghesissima scampagnata fuoriporta!
Re: 7 ottobre 2012 - Speciale Bassano Feltre
Io lo aspetterò a Montebelluna e poi lo seguirò fino a Feltre, salvo forte maltempo.
Sto cercando di emulare elettronicamente un leopolder...
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Re: 7 ottobre 2012 - Speciale Bassano Feltre
Ci sarò, all'inseguimento del treno da Montebelluna a Feltre.
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Re: 7 ottobre 2012 - Speciale Bassano Feltre
Molto probabile la mia presenza a Feltre domenica
Gianni Giannelli
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Re: 7 ottobre 2012 - Speciale Bassano Feltre
Allora riusciamo a incontrarci tutti a Feltre !?!?!?
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Re: 7 ottobre 2012 - Speciale Bassano Feltre
Occhio che io poi vado a mangiare "coll'allegra comitiva"
Re: 7 ottobre 2012 - Speciale Bassano Feltre
io sarò a bordo del treno,poi sarebbe bello trovarci tutti a feltre..
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Re: 7 ottobre 2012 - Speciale Bassano Feltre
Notifico che vestirò una giacchettina alta visibilià color giallo-fastidio.
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Re: 7 ottobre 2012 - Speciale Bassano Feltre
Probabilmente andrò in treno a vedere l'arrivo della vaporiera a Feltre, confidando nella regolarità del 5887 all'andata e nella presenza del 112 al ritorno.
Gianni Giannelli
Re: 7 ottobre 2012 - Speciale Bassano Feltre
Come molti avranno notato la colonna idrica necessita al più presto un intervento di manutenzione meccanica più che estetica.
Già col treno di maggio inzialmente era rimasta "inchiodata" nella sua posizione normale e nel suo braccio albergavano svariate specie di muschi che avevano reso alquanto travagliato il rifornimento.
Questa volta piccoli forellini sono comparsi sul fusto della colonna per la gioia dei viaggiatori ( che si pulivano le mani dalla polvere di carbone) ma che certo non giovano alla salute della colonna stessa.
Già col treno di maggio inzialmente era rimasta "inchiodata" nella sua posizione normale e nel suo braccio albergavano svariate specie di muschi che avevano reso alquanto travagliato il rifornimento.
Questa volta piccoli forellini sono comparsi sul fusto della colonna per la gioia dei viaggiatori ( che si pulivano le mani dalla polvere di carbone) ma che certo non giovano alla salute della colonna stessa.
Gianni Giannelli
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Re: 7 ottobre 2012 - Speciale Bassano Feltre
Speriamo si riesca a dare una sistemata alla colonna, una delle poche rimaste funzionanti in Italia.
Bene, adesso vi racconto la mia giornata. E' stata un'altra domenica in cui la sveglia suona presto, come fa nel resto della settimana. Colazione e via, destinazione Feltre, ma prevedendo tutta una serie di fermate intermedie. Strada facendo mi è subito chiaro che il meteo non sarà favorevole: foschia densa con visibilità attorno ai duecento metri, qualche gocciolina... vabbe' le foto verrano come verranno e io, maldestro fotografo, potrò dare la colpa dei miei scatti poco riusciti al meteo. La prima tappa è Maser per dare uno sguardo a Villa Barbaro, opera di Andrea Della Gondola, padovano trasferitosi a Vicenza, per gli amici Palladio. Tralascio tutti i ragionamenti extraferroviari che ci ho ricamato attorno.
La tappa successiva è Villa Emo Capodilista a Fanzolo di Vedelago, altro capolavoro palladiano. La villa è presa d'assalto per un qualche evento probabilmente figo, ma io sono diretto alla non lontana stazione. Non ci avevo mai messo piede prima, ho avuta solo qualche occasione di transitarci in velocità in treno. La villa e la ferrovia Castelfranco - Montebelluna hanno parecchio a che fare l'una con l'altra, per lo meno da un punto di vista paesaggistico e geometrico, come si vede bene sulle carte o dalle foto aeree.
Per visualizzare la foto intera.
Il rettilineo della strada ferrata interseca, in stazione, un malconcio viale alberato che è l'asse su cui è stata progettata quasi cinquecento anni fa la villa e la circostante campagna. E dal marciapiede, seminascosta della foschia, si vede la facciata del corpo principale.
Purtroppo la relazione tra la grande archietettura e la piccola stazione di campagna termina qui. Praticamente non c'è relazione. Credo che nessuno degli invitati agli eventi tenuti in villa ci sia mai andato in treno: meglio parcheggiare il suv nell'ampio parcheggio della villa ad un passo dalla stazione. I treni che ci fermano poi sono a orari saltuari. E la stazione... una delle più degradate e abbandonate della linea, soprendentemente gli edifici non sono sommersi dalla mania dei soliti idioti, ma sono consapevole che altrove ci sono situazioni peggiori di questa. Trovo chiuso a chiave il cancello pedonale per accedervi - chissà come faranno i viaggiatori ? - così entro per il cancello carraio del defunto scalo che era aperto. C'è parcheggiata una bicicletta praticamente nuova, pulita, non ricoperta dalla guazza come tutto il resto, senza alcun lucchetto. Mi aspetto di trovare qualcuno in stazione, magari un altro appassionato lì per lo stesso mio motivo, ma non vedo anima viva. Anzi, vedo trasandatezza e vandalismo. Trovo latrine improvvisate e porte forzate e finestre sfondate, tanto dell'appartamento al primo piano del fabbricato viaggiatori quanto alla sede del tronco lavori. Tutto questo a due passi da una villa di assoluto interesse... vabbe', siamo in italia. Non resta che prepararmi a fotografare il treno storico.
Da un finestrino di una Centoporte vedo il nostro Tradotta. E poi parte l'inseguimento che avevo pianificato. Destinazione un PL tra Montebelluna e Cornuda, il punto 2 sulla carta.
Purtroppo le strade sono meno scorrevoli del previsto, in particolare per camion che non dovrebbero circolare la domenica e pur si muovono sulle vie secondarie e per un raduno di vespe (il ciclomotore) attorno Montebelluna capace di creare considerevoli ingorghi stradali. Arrivo al mio PL con un ritardo di cinque minuti sulle previsioni, temendo che il treno fosse già passato, ma mi rassicuro chiedendo a una signora che è ancora lì ad aspettare il vapore.
Di nuovo in macchina e via! Raggiungo il treno proprio in corrispondenza del cavalcavia della feltrina presso Cornuda e proseguo fino alla stazione di Alano Fener Valdobbiadene (punto 3) dove il nostro si fermerà per un incrocio. Tanti i curiosi sul marciapiede. Assisto solamente all'arrivo del treno e riparto per spostarmi di poco, sul ponte sulla Piave tra Quero e Vas (punto 4) dove francamente resto stupito di non trovare nessuno.
Di nuovo in automobile per sorpassare un'altra volta la 740.293, scopro che tutti i ferfotografi all'inseguimento sono in stazione a Quero Vas! Forse non proprio tutti, perché altri erano presso il Castelnuovo e altri al cavalcavia prima di Anzù. Io passo oltre fermandomi lungo la feltrina prima di Sanzan (punto 5), dove in cielo cominciava a un po' a diradarsi la foschia.
Qui di fatto termina il mio inseguimento, perché la strada è congestionata da trenta - quaranta automobili che viaggiano alla stessa velocità del treno. Anni fa non succedeva in questa scala. C'era solo un vecchissimo furgone Ford Transit rosso, credo della seconda serie uscita nel '965, il famigerato "Little Red Camper" dal tettuccio del quale si affacciava un tale a far riprese del treno e soprattutto a farsi bersaglio e oggetto di tutte le maledizioni degli altri inseguitori di tutta Italia. Allora con un po' di fortuna e di piede pasante sull'acceleratore si riusciva a sorpassare il maledetto furgone e le due o tre auto bloccate da quello. Ma trenta - quaranta automobili... non si può fare. Così mi rassegno ad arrivare in stazione a Feltre incolonnato con gli altri. Nel frattempo faccio alcune considerazioni su come sia diventato difficile fare inseguimenti a un treno storico. Alla faccia della crisi adesso ci sono molte più auto rispetto a cinque - sei - sette - otto - nove anni fa. Rispetto ad allora per le strade non c'erano postazioni di autovelox, non c'erano nemmeno tanti limiti di velocità assurdi messi all'italiana perché c'è stato qualche grave incidente. Così non so se mi dedicherò ancora a questa attività, ma almeno ne ho vissuto uno scorcio.
Arrivo a Feltre e mi stupisco di non trovare il treno già in stazione: penso sia stato fatto fermare alla protezione. Lascio la macchina e mi precipito verso il ponte di ferro dove in pochi istanti arriva il treno. Il posto non è bello, ma di fronte a me si ripete una scena senza età: un nonno che porta il nipote a veder passare il treno.
Seguono le ore di sosta alla stazione, con il non impeccabile rifornimento idrico...
... e con tanti amici del forum e non solo.
Nota di servizio: tutte le foto sono visualizzate nel forum con il solito taglio a destra. Nel seguente album si possono visualizzare per intero: http://tbelluno.altervista.org/gallery/ ... p?album=63
Bene, adesso vi racconto la mia giornata. E' stata un'altra domenica in cui la sveglia suona presto, come fa nel resto della settimana. Colazione e via, destinazione Feltre, ma prevedendo tutta una serie di fermate intermedie. Strada facendo mi è subito chiaro che il meteo non sarà favorevole: foschia densa con visibilità attorno ai duecento metri, qualche gocciolina... vabbe' le foto verrano come verranno e io, maldestro fotografo, potrò dare la colpa dei miei scatti poco riusciti al meteo. La prima tappa è Maser per dare uno sguardo a Villa Barbaro, opera di Andrea Della Gondola, padovano trasferitosi a Vicenza, per gli amici Palladio. Tralascio tutti i ragionamenti extraferroviari che ci ho ricamato attorno.
La tappa successiva è Villa Emo Capodilista a Fanzolo di Vedelago, altro capolavoro palladiano. La villa è presa d'assalto per un qualche evento probabilmente figo, ma io sono diretto alla non lontana stazione. Non ci avevo mai messo piede prima, ho avuta solo qualche occasione di transitarci in velocità in treno. La villa e la ferrovia Castelfranco - Montebelluna hanno parecchio a che fare l'una con l'altra, per lo meno da un punto di vista paesaggistico e geometrico, come si vede bene sulle carte o dalle foto aeree.
Per visualizzare la foto intera.
Il rettilineo della strada ferrata interseca, in stazione, un malconcio viale alberato che è l'asse su cui è stata progettata quasi cinquecento anni fa la villa e la circostante campagna. E dal marciapiede, seminascosta della foschia, si vede la facciata del corpo principale.
Purtroppo la relazione tra la grande archietettura e la piccola stazione di campagna termina qui. Praticamente non c'è relazione. Credo che nessuno degli invitati agli eventi tenuti in villa ci sia mai andato in treno: meglio parcheggiare il suv nell'ampio parcheggio della villa ad un passo dalla stazione. I treni che ci fermano poi sono a orari saltuari. E la stazione... una delle più degradate e abbandonate della linea, soprendentemente gli edifici non sono sommersi dalla mania dei soliti idioti, ma sono consapevole che altrove ci sono situazioni peggiori di questa. Trovo chiuso a chiave il cancello pedonale per accedervi - chissà come faranno i viaggiatori ? - così entro per il cancello carraio del defunto scalo che era aperto. C'è parcheggiata una bicicletta praticamente nuova, pulita, non ricoperta dalla guazza come tutto il resto, senza alcun lucchetto. Mi aspetto di trovare qualcuno in stazione, magari un altro appassionato lì per lo stesso mio motivo, ma non vedo anima viva. Anzi, vedo trasandatezza e vandalismo. Trovo latrine improvvisate e porte forzate e finestre sfondate, tanto dell'appartamento al primo piano del fabbricato viaggiatori quanto alla sede del tronco lavori. Tutto questo a due passi da una villa di assoluto interesse... vabbe', siamo in italia. Non resta che prepararmi a fotografare il treno storico.
Da un finestrino di una Centoporte vedo il nostro Tradotta. E poi parte l'inseguimento che avevo pianificato. Destinazione un PL tra Montebelluna e Cornuda, il punto 2 sulla carta.
Purtroppo le strade sono meno scorrevoli del previsto, in particolare per camion che non dovrebbero circolare la domenica e pur si muovono sulle vie secondarie e per un raduno di vespe (il ciclomotore) attorno Montebelluna capace di creare considerevoli ingorghi stradali. Arrivo al mio PL con un ritardo di cinque minuti sulle previsioni, temendo che il treno fosse già passato, ma mi rassicuro chiedendo a una signora che è ancora lì ad aspettare il vapore.
Di nuovo in macchina e via! Raggiungo il treno proprio in corrispondenza del cavalcavia della feltrina presso Cornuda e proseguo fino alla stazione di Alano Fener Valdobbiadene (punto 3) dove il nostro si fermerà per un incrocio. Tanti i curiosi sul marciapiede. Assisto solamente all'arrivo del treno e riparto per spostarmi di poco, sul ponte sulla Piave tra Quero e Vas (punto 4) dove francamente resto stupito di non trovare nessuno.
Di nuovo in automobile per sorpassare un'altra volta la 740.293, scopro che tutti i ferfotografi all'inseguimento sono in stazione a Quero Vas! Forse non proprio tutti, perché altri erano presso il Castelnuovo e altri al cavalcavia prima di Anzù. Io passo oltre fermandomi lungo la feltrina prima di Sanzan (punto 5), dove in cielo cominciava a un po' a diradarsi la foschia.
Qui di fatto termina il mio inseguimento, perché la strada è congestionata da trenta - quaranta automobili che viaggiano alla stessa velocità del treno. Anni fa non succedeva in questa scala. C'era solo un vecchissimo furgone Ford Transit rosso, credo della seconda serie uscita nel '965, il famigerato "Little Red Camper" dal tettuccio del quale si affacciava un tale a far riprese del treno e soprattutto a farsi bersaglio e oggetto di tutte le maledizioni degli altri inseguitori di tutta Italia. Allora con un po' di fortuna e di piede pasante sull'acceleratore si riusciva a sorpassare il maledetto furgone e le due o tre auto bloccate da quello. Ma trenta - quaranta automobili... non si può fare. Così mi rassegno ad arrivare in stazione a Feltre incolonnato con gli altri. Nel frattempo faccio alcune considerazioni su come sia diventato difficile fare inseguimenti a un treno storico. Alla faccia della crisi adesso ci sono molte più auto rispetto a cinque - sei - sette - otto - nove anni fa. Rispetto ad allora per le strade non c'erano postazioni di autovelox, non c'erano nemmeno tanti limiti di velocità assurdi messi all'italiana perché c'è stato qualche grave incidente. Così non so se mi dedicherò ancora a questa attività, ma almeno ne ho vissuto uno scorcio.
Arrivo a Feltre e mi stupisco di non trovare il treno già in stazione: penso sia stato fatto fermare alla protezione. Lascio la macchina e mi precipito verso il ponte di ferro dove in pochi istanti arriva il treno. Il posto non è bello, ma di fronte a me si ripete una scena senza età: un nonno che porta il nipote a veder passare il treno.
Seguono le ore di sosta alla stazione, con il non impeccabile rifornimento idrico...
... e con tanti amici del forum e non solo.
Nota di servizio: tutte le foto sono visualizzate nel forum con il solito taglio a destra. Nel seguente album si possono visualizzare per intero: http://tbelluno.altervista.org/gallery/ ... p?album=63
...e polka polka polka / e polka la misera, / de zente ghe nè tanta, / anca de zente seria / che sa la diferenza / che lè tra l far e l dir, / ghe nè chi inveze sa / po-co tra far e molto tra dir!
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Re: 7 ottobre 2012 - Speciale Bassano Feltre
Ah! E così, nonostante il piano superiore dell'FV di Fanzolo sia abitato da una signora (moglie dell'ex e ultimo, capostazione di Fanzolo), i soliti SCARTI dell'umanità han provato a sfondare porte e finestre per andarci ad abitare? Mi raccontava, quella signora, quando le consegnavo la posta nel 2004, di tutti i suoi tentativi di cacciare gente varia (ometto le nazionalità ) che spesso era riuscita nell'intento di "abitare" il piano di sotto.
E dei suoi tentativi di tenere ordinato e pulito l'ambiente esterno. Ma adesso, a 75 anni suonati non credo abbia voglia di combattere contro il mondo. E presto anche l'FV di fanzolo sarà murato, abbruttito e poi demolito...
Il camper rosso di quegli invasati è ormai famoso. Anche per quel motivo ho preferito, per una volta, liberarmi dall'incubo dei fer-inseguitori e del traffico sclerotico domenicale e rilassarmi IN un treno storico con allegre comitive
Piacere d'averti rivisto, seppur in modo rocambolesco!
E dei suoi tentativi di tenere ordinato e pulito l'ambiente esterno. Ma adesso, a 75 anni suonati non credo abbia voglia di combattere contro il mondo. E presto anche l'FV di fanzolo sarà murato, abbruttito e poi demolito...
Il camper rosso di quegli invasati è ormai famoso. Anche per quel motivo ho preferito, per una volta, liberarmi dall'incubo dei fer-inseguitori e del traffico sclerotico domenicale e rilassarmi IN un treno storico con allegre comitive
Piacere d'averti rivisto, seppur in modo rocambolesco!