12.12.2009 Convegno ferroviario a Calalzo

Eventi ferroviari in provincia... e non solo!

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12.12.2009 Convegno ferroviario a Calalzo

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il Gazzettino di Belluno di domenica 6 dicembre 2009 ha scritto:CALALZO - La Consulta nazionale dei Pendolari organizza per sabato 12 dicembre alle 11.30, presso il municipio di Calalzo il convegno "Mobilità in provincia di Belluno: quale futuro per la ferrovia del Cadore e suo prolungamento a Dobbiaco". Verrà illustrato anche un progetto sulla ricostruzione della ferrovia delle Dolomiti, presentato al Ministero dei Trasporti nel 2003 e si parlerà pure del nuovo orario ferroviario 2010. Parteciperanno l’assessore ai trasporti della Provincia di Belluno, il sindaco di Longarone e il sindaco di Calalzo. La cittadinanza è invitata.
Io credo di presenziare alla "cosa", e credo non guasterebbe procurarsi per l'occasione un pajo di occhiali nuovi, quelli da intellettuale.
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Re: 12.12.2009 Convegno ferroviario a Calalzo

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Gazzettino di Belluno nelleedicole domenica 13 dicembre 2009, Santa Lucia.
LA PROPOSTA Il presidente del Comitato nazionale pendolari lancia il ripristino della ferrovia
Calalzo-Dobbiaco sulla ciclabile
Il progetto comporterebbe lo spostamento della pista destinata al turismo su due ruote

Ripristinare il tratto di ferrovia tra Calalzo e Dobbiaco per rilanciare territorio e turismo. Il presidente del comitato nazionale pendolari, Bartolomeo Boscolo, ieri si è presentato con le idee chiare in sala consiliare a Calalzo. In Comune ad accogliere le sue richieste e i suoi progetti c'erano l'assessore provinciale Silver De Zolt, il sindaco di Calalzo Luca De Carlo e il segretario Castiglia della Uil trasporti di Belluno. Idee ardite quelle di Boscolo, che ha sostenuto tra l'altro di inserire tratte metropolitane tra Ponte nelle Alpi e Conegliano e tra Calalzo e Belluno. La linea ferroviaria che dovrebbe congiungere poi il Cadore a Cortina e successivamente al Trentino potrebbe sfruttare il percorso della ciclabile che andrebbe conseguentemente spostata. Più che a ciò che si dovrà fare si è parlato di ciò che realmente manca in stazione e a livello di servizi. A Calalzo infatti un turista che scende dal treno non sarebbe mai in grado di raggiungere la pur vicina ciclabile. «Mi sono mosso subito per realizzare una cartellonistica che permetta di individuare in modo chiaro la direzione della ciclabile - spiega De Carlo - Questi territori devono far risaltare le proprie specificità. La ferrovia è un valore imprescindibile che deve saper muovere anche la nostra economia». Alcuni pendolari presenti hanno evidenziato poi alcuni disservizi e la mancanza di un rapporto di collaborazione tra Trenitalia e Dolomitibus. «Bisogna creare un progetto unitario comune e proporlo a chi di dovere - afferma De Zolt - Dobbiamo creare sinergie compiute che potenzino la velocità commerciale e i servizi per gli studenti». Ma in sala, come spesso avviene, mancavano proprio i diretti interessati: la Regione e i vertici dei trasporti. E il segretario Castiglia ha un po’ aperto gli occhi a tutti: «I comitati vanno bene ma ognuno ha le sue esigenze. La verità è che i treni costano, c'è un chilometraggio prestabilito e dei contratti che vanno rispettati. Potenziare le linee è difficile, al massimo si potranno velocizzare». Daniele Collavino
Tra pochi giorni scriverò una cronaca del "convegno" e alcune riflessioni.
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